Chiudere la carriera non è mai facile.Specialmente se hai vestito per 112 volte la maglia della Nazionale Italiana di Rugby, hai guidato gli Azzurri come capitano in 39 occasioni, sei stato capitano di tutte le squadre che hai rappresentato in una carriera professionistica durata tre lustri.

Marco Bortolami c'è riuscito con un sorriso e con il titolo di MVP della partita, questo pomeriggio a Parma, nella sua ultima voltada giocatore: turno conclusivodi PRO12, tra le Zebre che inseguivano un posto in Champions Cup ed i Dragons gallesi.

E' finita 47-22 e per Bortolami, entrato in campo mano nella mano con la figlia Emma, congedo migliore dal rugby giocato non avrebbe potuto esserci, con la Rete e con moltissimi Azzurri che hanno attraversato la sua straordinaria parabola sportiva che, sin dalla mattina, hanno voluto rendere omaggio tramite i social media ad uno dei volti più noti del rugby italiano.

#GrazieBorto: l'hashtag degli Azzurri sui social media

Da Sergio Parisse - che nell'inverno 2007 aveva rilevato proprio da Bortolami i gradi di capitano dell'Italia - a Martin Castrogiovanni, da Andrea Masi a Carlo Festuccia sino ad alcuni dei più giovani tra gli atleti dell'Italrugby, in molti hanno salutato Bortolami attraverso l'hashtag #GrazieBorto.

Anche il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi, ha salutato la straordinaria carriera del seconda linea padovano, più giovane capitano azzurro di sempre nel 2002 ad Hamilton contro la Nuova Zelanda:“Marco è stato, per il nostro sport, una figura di grande rilievo, dentro e fuori dal campo.Il suo valore, come persona e come atleta, è stato riconosciuto in tutti i Club di cui ha vestito la maglia: nei primi anni della nostra partecipazione al 6 Nazioni è stato uno dei principali ambasciatori del nostro movimento al di là dei confini italiani.Ha sempre dimostrato un profondo attaccamento alla maglia della Nazionale ed una indiscussa professionalità nel proprio approccio al ruolo di giocatore.Lasciare il campo da gioco non è mai un passo semplice, ma sono certo che Marco, qualunque sia il percorso che deciderà di intraprendere, potrà sempre rappresentare per noi un importante valore mettendo al servizio del movimento la sua grande esperienza”ha dichiarato il numero uno del rugby italiano.