Finisce con una tripletta il Giro d’Italia di Andrè Greipel. Appena superata la boa di metà percorso il velocista tedesco ha annunciato il suo addio alla corsa rosa: stamani la Lotto Soudal ha ufficializzato che questa sarebbe stata l’ultima tappa del suo capitano. Un addio con una vittoria sul traguardo di Bibione, che lascia un po’ di amarezza e si aggiunge ai tanti abbandoni che hanno caratterizzato queste prime dodici tappe.

Oss e Maestri, fuga senza speranza

La tappa numero dodici, da Noale a Bibione, era interamente pianeggiante e non poteva sfuggire alle ruote veloci.

La corsa è stata disturbata dalla pioggia nelle fasi iniziali e centrali, con temperature abbastanza fresche. Daniel Oss (BMC) e Mirco Maestri (Bardiani) sono partiti in fuga nei primi chilometri, con il gruppo soddisfatto di lasciar andare all’attacco due soli corridori. La tappa è così andata via un maniera tranquilla, con il gruppo che ha lasciato solo tre minuti alla coppia di testa. Ben consci dell’impossibilità di una buona riuscita Maestri e Oss non hanno spinto a tutta, riservandosi un’accelerata dopo i trenta al traguardo che però è stata subito spenta dal gruppo che è andato a raggiungerli.

Tris di Greipel

La Lotto ha guidato tutti i 16 km delle due tornate sul circuito finale di Bibione, caratterizzato da una sequenza di curve a gomito.

Con la neutralizzazione dei tempi anticipata all’inizio dell’ultimo giro i corridori di classifica si sono fatti da parte e il palcoscenico è stato tutto per i velocisti. La Lampre di Modolo ha cercato di combattere con i Lotto, che però non si sono scomposti portando Greipel in testa all’ultima curva con Ewan (Orica) a ruota.

Dietro all’australiano si è formato un piccolo ma decisivo buco, con Modolo e Nizzolo (Trek) che non sono riusciti a lanciarsi ottimamente. Greipel si è spostato alle transenne per tenere a bada Ewan e la tripletta è stata servita. Secondo posto per l’australiano, poi i soliti Nizzolo e Modolo. Per Greipel il Giro d’Italia finisce così.

Da domani la scena sarà per gli uomini di classifica con un tris di tappe fondamentali: le dure e inedite salite friulane, la cavalcata dolomitica con Giau e Valparola e la cronoscalata all’Alpe di Siusi.