Le prime montagne del Giro d’Italia 2016hanno dato qualche segnale. L’arrivo in quota di Roccaraso è stato conquistato da Tim Wellens, dopo una fuga in cui si è inserito quasi a metà tappa. Tra gli uomini di classifica Nibali ha lanciato la sfida sulla salita finale, ma ha finito per pagare il rilancio di Dumoulin. La maglia rosa ha dimostrato una grande condizione riuscendo ad aggiungere ancora qualche secondo ai suoi vantaggi in classifica.
Wellens, la fuga è giusta
La tappa da Ponte a Roccaraso Aremogna, con un arrivo su una salita più lunga che difficile, è iniziata sotto la pioggia.
La classica fuga da lontano si è sviluppata in maniera anomala, con Kolobnev (Gazprom), Bisolti (Nippo) e Zhupa (Wilier) che sono andati all’attacco senza però guadagnare granchè. Ormai verso metà tappa, con il gruppo alle calcagna, è partito un contrattacco con Didier (Trek), Wellens e Ligthart (Lotto Soudal). Kolobnev si è stranamente rialzato, mentre Bisolti e Zhupa si sono aggregati ai nuovi arrivati e l’azione ha preso corpo. Il gruppo ha rallentato vistosamente consegnando ai fuggitivi quasi nove minuti di vantaggio e la concreta chance di giocarsi la tappa. Sulla salita finale, 18 km con qualche tratto duro intervallato da falsipiani, la fuga si è presentata con ancora 6 minuti, grazie soprattutto al lavoro di Ligthart, che è stato ben ripagato da Wellens.
Dumoulin, la maglia rosa all’attacco
Ben presto Wellens si è sbarazzato dei compagni di fuga in virtù di una classe decisamente diversa, involandosi verso una sicura vittoria. In gruppo è stata la Astana ad imporre un gran passo. I kazaki hanno deciso quindi di lanciare all’attacco Fuglsang, la seconda punta. Siutsou (Dimension Data) si è riportato sul danese e il gruppo ha ripreso un’andatura più tranquilla.
La Movistar ha dato qualche accelerata, ma fino a 3 km dall’arrivo non c’è stata vera selezione.
E’ stato Nibali (Astana) a lanciare la sfida dei big, ma il suo attacco si è rivelato un boomerang. La Sky ha alzato il ritmo e ad approfittarne è stato Tom Dumoulin (Giant). La maglia rosa è volata via in progressione, su una salita disegnata perfettamente sulle sue dimensioni.
Pozzovivo (AG2R) e Zakarin (Katusha) hanno reagito, mentre gli altri, per sorpresa o incapacità, sono rimasti a guardare. Nibali è scivolato più dietro e sulla reazione finale di Majka (Tinkoff), Chaves (Orica) e Uran (Cannondale) ha pagato dazio. Così Wellens è andato a prendersi in tutta tranquillità la tappa, Fuglsang, Zakarin, Dumoulin e Pozzovivo hanno anticipato di una decina di secondi gli altri uomini di classifica, con Nibali e Landa ancora un po’ più dietro. Piccoli segnali, anche se Dumoulin allunga in classifica a 47’’ su Nibali.
Classifica generale
1 Tom Dumoulin (Ned)
2 Jakob Fuglsang (Den) 26''
3 Ilnur Zakarin (Rus) 28''
4 Bob Jungels (Lux) 35''
5 Steven Kruijswijk (Ned) 38''
6 Alejandro Valverde (Spa) 41''
7 Diego Ulissi (Ita)
8 Esteban Chaves (Col) 44''
9 Vincenzo Nibali (Ita) 47''
10 Kanstantsin Siutsou (Blr) 49''.