Si è allargato fino a diventare un baratro il distacco tra la maglia gialla Chris Froome e i suoi inseguitori dopo la cronoscalata di Megeve. Froome ha conquistato la sua seconda tappa in questo Tour de France, relegando gli inseguitori diretti in classifica, Mollema e Yates, a quasi un minuto e mezzo. La nota lieta della giornata è Fabio Aru, che ha sfoderato la sua miglior prestazione in questo Tour rilanciando le sue ambizioni di podio.

Froome, una crono perfetta

La cronometro da Sallanches a Megeve si è confermata molto impegnativa. Il percorso prevedeva una partenza in piano per poi affrontare la dura Cote de Domancy, poi la cote de Chozeaux e il finale in discesa.

Diciassette chilometri difficili da interpretare, da gestire in maniera oculata. I corridori hanno optato per soluzioni diverse: alcuni hanno gareggiato con la bici da crono e la ruota posteriore lenticolare, come Chris Froome, altri con ruote normali, altri ancora con le bici usate ogni giorno nelle tappe in linea.

Froome ha gestito la prima parte con la scalata alla Cote de Domancy, dove non ha forzato. Poi ha alzato il ritmo per distendersi nella più facile cote de Chozeaux e buttarsi nella discesa finale. La maglia gialla ha così demolito il tempo fatto segnare da Tom Dumoulin che già assaporava il sapore del terzo successo.

Un’ammucchiata per il podio

I diretti inseguitori di Froome in classifica non hanno retto il confronto.

Mollema ha confermato un andamento in costante ribasso nelle ultime giornate, mentre Yates è partito molto forte ma poi ha ceduto. Entrambi hanno perso quasi un minuto e mezzo, aprendo le porte al ritorno dei corridori che li seguivano in classifica. Porte e Aru ne hanno approfittato. L’australiano è partito molto forte, il sardo è andato in crescita e alla fine hanno impattato lo stesso tempo a 33’’ da Froome.

Una bella iniezione di fiducia per Aru, che si è rivisto pedalare al meglio. E’ andato bene Bardet, a 42’’, mentre Quintana ha sforato il minuto confermando di essere lontano da quello che ci si aspettava.

Con questo risultato la classifica si allunga tra Froome e i suoi inseguitori, ma si accorcia per la lotta al podio. Mollema è ora al limite dei 4 minuti, inseguito a 24’’ da Yates, con Quintana, Bardet, Porte e Aru che possono essere ancora considerati tutti in gioco per salire sul podio di Parigi.

Aru appare in buona crescita, come spesso gli accade nei finali dei grandi giri, e sulla spinta di questo bel risultato può tentare la scalata.