Arriva all'epilogo la vicenda che ha fatto parlare il mondo intero, a seguito dell'episodio accaduto durate lo svolgimento delle Olimpiadi di Rio 2016, ora arriva una vera e propria stangata da parte della commissione disciplinare per Islam El Shehaby, lo Judoka egiziano che non strinse la mano al collega israeliano alla fine del match di judo disputato per Rio 2016. Il gesto ha fatto in poco tempo il giro del mondo, e le immagini del gesto, che è lontano anni luce alla sportività di una disciplina come il Judo, ha macchiato le Olimpiadi di Rio 2016 di un episodio increscioso.
Ora il comitato olimpico egiziano lo ha fatto tornare a casa.
Il Judo è una disciplina
Secondo quanto appreso dalle prime agenzie di stampa, sembrerebbe che alla base della decisione da parte del comitato olimpico egiziano nei confronti dello judoka egiziano Islam El Shehaby, ci sia la violazione delle basi principali dello Judo, ovvero il fatto che, in quanto disciplina giapponese, l'onore non è una tradizione ma un obbligo. Secondo quanto appreso da un portavoce al termine di un summit organizzato dei vertici dello sport egiziano, il comitato ha definito il comportamentodello Judoka a Rio 2016 contrario all'etica della disciplina espletata, definendo il suo comportamento estraneo a quelle che sono le regole del fair play ed allo spirito d'amicizia che caratterizza i giochi olimpici.
Addio allo judoka egiziano
Ora dovrà tornarsene in patria lo judoka egiziano che non strinse la mano al termine del match che lo vide sconfitto dal rivale israeliano Or Sasson. Al termine della gara infatti l'arbitro, dopo il gesto incriminato, obbligò lo judoka a tornare indietro e ad espletare l'inchino obbligatorio per la disciplina dello Judo.
L'egiziano tornò indietro e dopo un breve inchino, obbligato dal vincolo dello Judo, subito andò via senza nemmeno voltarsi. Successivamente alla vicenda, lo judoka egiziano non rispose ai giornalisti presenti, e di lui è rimasto solo il ricordo di un brutto episodio a Rio 2016 che nulla a che fare con lo sport.