Tante, troppe volte abbiamo fatto i conti con storie di Doping relative a grandi campioni, che hanno dominato in lungo e largo per poi lasciare caselle vuote all'interno degli annali. Un male per lo sport, un male per tutto il movimento ciclistico, sempre più al centro delle polemiche. E ora una delle squadre principali del World Tour entra nel mirino degli investigatori: stiamo parlando del Team Sky e Bradley Wiggins, campione britannico.

L'agenzia antidoping britannica (come riportano la Gazzetta dello Sport e il Daily Mail) ha messo sotto indagine la squadra britannica e ilciclista: l'esclusiva riportata dal tabloid d'oltremanica spiegano il coinvolgimento delle due parti per una questione relativa alle autorizzazioni terapeutiche temporanee.

Il Tue risale al 2011

Stiamo parlando di un trattamento sospetto di Wiggins in quell'anno, anche perché ha ricevuto il trattamento temporaneo per la cura dell' asma. Prima nel 2011, poi circa un anno dopo e alla vigilia del Giro d'Italia 2013.

Questa indagine è stata avviata dopo i furti avvenuti nel database della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, già accusata per il suo comportamento spesso passivo nei confronti degli atleti sottoposti a trattamenti temporanei.

La replica del Team Sky

Al momento il Team Sky, squadra di Wiggins nell'arco di tempo in cui il corridore è stato sottoposto a cure temporanee, ha commentato con sicurezza la propria posizione, affermando che gli illeciti non sono avvenuti in nessun modo.

Sono tante le polemiche che accompagnano la vicenda, anche perché dopo la vicenda Russia sul doping ci si aspettava più severità anche nel Ciclismo, anche se la questione è ormai in primissimo piano da oltre un decennio.

Al momento non ci sono novità rilevanti sull'accaduto, ma Wiggins e il Team Sky rischiano davvero molto. Inoltre, proprio nell'arco di tempo in cui Wiggins è stato sottoposto a queste cure temporanee, ha conquistato la sua quarta medaglia d'oro olimpica su pista.

Potrebbe essere una vera e propria batosta per Wiggo, ma al momento non ci sono prove che incolpano il pistard britannico. Vedremo se le rassicurazioni del Team Sky serviranno a convincere anche gli investigatori.