Il Giro d’Italia 2017 sarà non solo la centesima edizione nella storia della corsa rosa, ma anche l’attesa e sfida diretta tra i due campioni del nostro Ciclismo, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Alla presentazione del percorso che si è tenuta ieri sera a Milano i due corridori hanno catalizzato l’attenzione. Entrambi hanno espresso la soddisfazione per un percorso interessante, difficile e vario, rilevando come stavolta più che in altre edizioni servirà partire subito forte.

Nibali: “A Messina in maglia rosa”

Vincenzo Nibali tornerà al Giro d’Italia 2017 da campione in carica, con l’obiettivo di centrare il terzo successo e raggiungere così nella classifica dei plurivittoriosi di sempre Galetti, Brunero, Bartali, Magni, Gimondi e Hinault.

Nibali ha trovato indicazioni promettenti nella sua prima analisi del percorso: “E’ un Giro d’Italia equilibrato, con due cronometro importanti” ha spiegato il campione che correrà dal prossimo anno con il Team Bahrain Merida “E’ simile a quelli che ho già vinto in passato” ha aggiunto Nibali, che per questo Giro d’Italia ha un sogno speciale: “Sarebbe bellissimo arrivare a Messina in maglia rosa, per farlo dovrò essere pronto fin dalle prime tappe e prenderla sull’Etna”.

Aru: “Che emozione la partenza dalla Sardegna”

Anche Fabio Aru ha rimarcato che la caratteristica principale di questo Giro d’Italia è che bisognerà essere in forma già all’inizio. Le due tappe di montagna sull’Etna e sul Blockhaus non consentiranno di presentarsi al via in deficit di condizione e contare sulla seconda parte di corsa per ingranare e fare la differenza.

“Il Giro sarà incerto fino alla fine, ma bisognerà essere pronti da subito perché ci sono arrivi in salita e tappe insidiose” ha analizzato Aru. Anche per lo scalatore della Astana sarà un Giro speciale: per la prima volta da quando è professionista Aru potrà correre nella sua terra, la Sardegna. “La partenza dalla Sardegna è una bellissima emozione. Quando il Giro era stato in Sardegna per l’ultima volta io avevo cominciato a correre in mountain bike da poco e ricordo che mi ero fermato per vedere la tappa”.