Dalla corsa dei professionisti dei Mondiali di Ciclismo a Doha ognuno dei corridori porta via una propria storia. Molte sono sfuggite all’occhio delle telecamere, nel convulso intreccio di episodi che hanno disegnato la parte più spettacolare della corsa, quella nel deserto. Tra coloro che non sono riusciti a rimanere a galla nel momento dello sventagliamento totale c’è stato anche Nacer Bouhanni, rimasto staccato mentre il resto della Francia andava alla deriva.
Bouhanni, l’aggancio mancato
Il Mondiale dei francesi ha preso una piega fortemente negativa appena la corsa si è accesa nell’attraversamento del deserto.
Quando il vento è diventato laterale il Belgio ha fatto esplodere il gruppo e il solo William Bonnet tra i nove francesi è riuscito a rimanere nel gruppo di testa. Tutti e due i leader della squadra, Nacer Bouhanni e Arnaud Demare, hanno invece mancato il momento decisivo del Mondiale. Se Demare è subitofinito nelle retrovie e si è ritirato all’ingresso del circuito finale, Bouhanni ha invece combattuto per rimanere aggrappato al primo gruppo.
“Sapevamo che quel punto sarebbe stato decisivo” ha raccontatoBouhanni “L’abbiamo preso come se fosse una volata finale. Sono stato il primo corridore a restare fuori dal primo ventaglio. Ho fatto una volata per riprendere il gruppo, Laporte mi ha portato a dieci metri dall’aggancio.
Ero lì, praticamente a ruota dell’ultimo corridore del gruppo ma sono esploso” ha dichiarato Bouhanni, fotografando benequale sia lo sforzo necessario per lottare quando il vento è forte e laterale e una squadra come il Belgio decide di rompere la corsa.
Mondiali, il naufragio francese
Perso il contatto con il gruppo di Boonen e compagni, Nacer Bouhanni è stato ripreso dal secondo gruppo, quello con Degenkolb e gli altri tedeschi.
Purtroppo per lui tutti i francesi che avrebbero potuto aiutarlo nell’inseguimento sono rimasti molto più attardati e così Bouhanni non ha potuto far altro che sperare nel lavoro degli altri per rimettere in gioco il suo Mondiale. “Sapevo che sarebbe stato complicato, solo i tedeschi tiravano, sarebbe servito il lavoro di un altro paio di nazionali” ha raccontato ancora Bouhanni “Finchè siamo rimasti ad un minuto ho avuto la speranza di poter rientrare, ma quando siamo andati a due ho capito che era troppo complicato”.
Bouhanni non salva molto di questo Mondiale in casa francese: “Ho perso il primo ventaglio, l’errore è stato lì, ma sarebbe stato bello avere due o tre corridori nel secondo gruppo con me. Avevamo solo un corridore davanti e io dietro, è troppo poco”.