Uno striscione collocato sotto casa da un gruppo di tifosi, una quarantina di persone. Recita: 'Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o lo fai da infame...?'. È indirizzato a Mauro Icardi, che è stato costretto a rimuoverlo da solo. Un gesto semplice che non cancella l'amarezza di una frattura che sembra insanabile, una ferita aperta ormai da tempo e mai veramente ricucita tra l'attaccante e i sostenitori dell'Inter che, oltre ad averlo fischiato e contestato pesantemente in campo, la scorsa domenica, oggi chiedonoil ritiro immediatodella sua autobiografia dal titolo'Sempre avanti', edita da Sperling & Kupfer e da poco uscita nelle librerie italiane.

È proprio un passo del libro ad aver acceso gli animi e provocato la rabbia dei tifosi: Icardi vi racconta, infatti, un retroscena del post Sassuolo-Inter, match giocato nel febbraio del 2015. Secondo la versione del centravanti, i tifosi lo avrebbero minacciato e lui, di tutta risposta, avrebbe promesso di assoldare certi suoi amici della mala argentina che non avrebbero esitato, se necessario, ad ammazzarli: 'sono pronto ad affrontarli uno ad uno', scrive nel libro in riferimento ai tifosi rei di averlo oltraggiato, 'porto cento criminali dall'Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo'.

Grave mancanza di rispetto

Non solo una delle consuete cadute di stile di un giocatore dal talento cristallino, ma vittima di un eccesso di narcisismo, avvezzo a esibire i suoi eccessi e a confondere troppo spesso vita privata e professione, ma una grave mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi, 'la cosa più importante', per utilizzare le parole scelte dal vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti che è intervenuto con rigore nella vicenda.

'Sono cose che non si possono accettare', ha tuonato l'ex difensore nerazzuro, rivolgendosi al suo compatriota già strigliato qualche giorno fa da Maradona. E interrogato sulla possibilità che la squadra prenda provvedimenti, non ha esitato ad asserire che ci saranno. Probabilmente verranno comunicati già oggi e c'è chi dice che Icardi non sarà più capitano della squadra cui ha dedicato parole così inopportune.