Potrebbe essere un futuro molto italiano quello della Trek Segafredo. Con l’ingresso del colosso del caffè guidato da Massimo Zanetti, il team si è rinnovato garantendosi un futuro solido. Dopo l’addio di Cancellara la Trek si è assicurata due big come John Degenkolb e soprattutto Alberto Contador. Zanetti sogna però un campione italiano per la squadra e, dopo aver mancato l’assalto a Vincenzo Nibali, ci riproverà con Fabio Aru, pronto a diventare il pezzo forte del prossimo ciclomercato.
Zanetti: “Grande ritorno dal ciclismo”
Massimo Zanetti ha tracciato il bilancio del suo primo anno da sponsor nel mondo del Ciclismo al fianco della Trek.
Un anno pieno di soddisfazioni sportive, con 22 vittorie tra cui il titolo italiano di Giacomo Nizzolo, la Strade Bianche e l’oro olimpico di Fabian Cancellara. Ma il bilancio è stato perfino ogni più rosea previsione sotto l’aspetto puramente commerciale: “Il ciclismo ci ha dato un ritorno economico inaspettato”, ha confidato Zanetti alla Gazzetta dello Sport.
L’imprenditore ha prolungato il suo impegno con la squadra fino al 2020 e si vocifera di un cambio di nome con la Segafredo promossa a primo sponsor negli anni futuri. Una squadra sempre più italiana, quindi, dal main sponsor al team manager Luca Guercilena, passando per diversi corridori e membri dello staff, tra cui anche il nuovo arrivato Ivan Basso.
Mancherebbe solo un campione italiano, il passo che la Trek e Zanetti hanno provato a fare dando l’assalto a Vincenzo Nibali. “Speravo che venisse con noi, avevamo un bel progetto italiano, ma lui ha preferito il sultano”, ha raccontato Zanetti, che però è pronto a riprovare con Fabio Aru. Il campione sardo sarà in scadenza con la Astana al termine del 2017 e il suo rinnovo con la squadra kazaka non è scontato.
Sarà proprio Aru uno dei pezzi pregiati del prossimo ciclomercato, che si animerà già nei primi mesi della nuova stagione. “Aru mi piace, è un italiano vincente, vorrei che fosse lui il dopo Contador, ci spero”, ha concluso Zanetti.