Continuano a susseguirsi le notizie di corse in difficoltà nel mondo del Ciclismo. Recente è la cancellazione del Tour of Qatar per problemi nel reperimento degli sponsor, e certamente ancora di più sono le difficoltà in Europa. Il calendario di febbraio avrà un altro vuoto oltre a quello lasciato dal Qatar: non ci sarà infatti La Mediterraneenne, nuova denominazione con cui aveva ripreso negli anni scorsi la storica gara del Giro del Mediterraneo. Si va verso la cancellazione anche di una classica belga di fine stagione, la Putte – Kapellen.

Ciclismo, niente Mediterraneo

Il Giro del Mediterraneo era nato nel 1974 e in breve si era guadagnato un ruolo di primo piano tra le corse a tappe della primissima parte di stagione del ciclismo. Qui hanno vinto campioni come Merckx, Knetemann, Bugno e Bettini, ma la storia non è bastata alla corsa per garantirsi un futuro stabile. Gli ultimi anni del Giro del Mediterraneo sono stati particolarmente difficili, con la cancellazione del 2015 e il ritorno con la nuova denominazione di La Mediterranenne. Quest’anno la corsa si sarebbe dovuta svolgere con un programma ridotto ad appena due tappe, ma problemi organizzativi hanno costretto alla cancellazione. L’organizzazione si è ritrovata senza la possibilità di garantire un’adeguata scorta tecnica dopo che la Gendarmerie non ha potuto garantire uomini a sufficienza.

Non trovando altre soluzioni, la società organizzatrice ha dovuto cancellare la corsa.

Putte – Kapellen verso l’addio

Sono molto negative anche le notizie che arrivano dal Belgio sulle sorti della Putte – Kapellen, classica di fine stagione nata nel lontano 1929 e che negli ultimi due anni è stata vinta da Nacer Bouhanni e Roy Jans.

In questo caso l’organizzazione non è riuscita a darsi un ricambio generazionale, una situazione che deve far riflettere in un paese dall’eccezionale storia ciclistica come è il Belgio. “Il comitato organizzatore sarà sciolto. I sette membri della nostra associazione sono tutti anziani ed alcuni hanno dei problemi di salute” ha spiegato Eddy Carpentier a Sporza, lasciando però una porta aperta: “Se ci sono persone che vogliono prenderne il controllo sono i benvenuti, ma servono 150.000 euro per organizzare una corsa come questa”.