Dopo un lunghissimo dominio di Golden State (che durava, ormai, da più di un anno), cambia finalmente la classifica NBA. I Warriors, complice anche il disastroso ultimo periodo, cedono la testa della classifica ai texani dei San Antonio Spurs: il potentissimo team di coach Popovich domina a Ovest e si porta momentaneamente in testa anche nella classifica generale, la migliore di tutte le 30 franchigie impegnate nel campionato. Decisiva la gara della notte, in casa, contro gli Atlanta Hawks: vittoria per 107 a 99 e successo numero 51. Kawhi Leonard, tra i primi 4 giocatori candidati al premio MVP, mette 31 punti, cui il sempre-presente Pau Gasol aggiunge 10 rimbalzi, mentre Patty Mills serve 9 assist.
Sulla sponda Hawks, il solito Dennis Schroder mette 22 punti e 10 assist, e l'immancabile Dwight Howard recupera ben 13 rimbalzi. Nel prossimo turno, è attesa la risposta di Golden State, chiamata a recuperare la cima della classifica contro i Philadelphia Sixers.
Le gare della notte
Si apre il turno con il match tra Chicago Bulls e Charlotte Hornets: il presidentissimo Michael Jordan accoglie, nella sua attuale città, lo storico team con cui ha dominato la NBA degli anni '90. Purtroppo, sono proprio i Bulls ad avere la maglio, chiudendo la partita per 115 a 109. Nikola Mirotic mette un'inusuale doppia-doppia, con 24 punti e 11 rimbalzi, cui Jimmy Butler aggiunge 11 assist per i compagni.
Si prosegue con il match di Toronto, tra Raptors e Dallas Mavericks.
I padroni di casa, che per qualche turno dovranno fare a meno di Kyle Lowry, si impongono per 100 a 78, con DeMar Derozan a 25 centri, Jonas Valanciunas a 12 rimbalzi, e Cory Joseph, che partecipa con 4 assist.
I Memphis Grizzlies vincono per 113 a 93 ai danni degli ottimi Milwaukee Bucks: entra nella storia Vince Carter, che a 40 anni (attualmente, il giocatore più anziano della lega), domina ai punti, piazzandone ben 24, e seguito agli assist da Mike Conley, che ne serve ben 10.
Scivolone inaspettato per i Washington Wizards: una delle migliori franchigie della Eastern Conference è costretta a chinare il capo in casa dei Minnesota Timberwolves. Il team di Minneapolis vince per 119 a 104, grazie allo strepitoso Karl-Anthony Towns, autore di una prestazione fuori dall'ordinario (a cui ci aveva comunque già abituato), che lo vede chiudere a 39 punti e 13 rimbalzi, seguito dall'altrettanto magnifica prova di Ricky Rubio, autore di ben 19 assist.
Tornano a vincere gli Utah Jazz, approfittando anche del favorevole fattore campo, per 114 a 108 sui Los Angeles Clippers: molto bene Gordon Hayward (27 punti), Rudy Gobert (10 rimbalzi), e George Hill (6 assist).
Sorridono anche i Sacramento Kings, vittoriosi sugli Orlando Magic per 120 a 115: in una gara in cui i singoli si sono praticamente annullati a favore di uno spettacolare gioco di squadra, il solo Darren Collison viene segnato nel tabellino dei migliori, grazie ai suoi 13 assist.
Chiude il turno, l'ennesimo scivolone dei Los Angeles Lakers: il team californiano del presidente Magic Johnson perde con un secchissimo 129 a 101 contro i Denver Nuggets di Danilo Gallinari: degne di nota, sono le prestazioni di Mason Plumlee, che recupera 10 rimbalzi, e Gay Harris, a 7 assist.