Ben 11 gare hanno animato la lunga notte di basket americano. Il turno NBA ha visto protagonisti, tra i tanti, i Golden State Warriors, che hanno ospitato, all'Oracle Arena di Oakland, gli ostici Boston Celtics.
Si fatica ad ammetterlo, ma dalla perdita di Kevin Durant per infortunio, la squadra californiana non sembra più la stessa. Terza sconfitta nel giro di due settimane, piegati in casa per 99 a 86, rischiando di perdere il primato in Conference, a vantaggio dei micidiali San Antonio Spurs.
Il gruppo di Boston è guidato da Isaiah Thomas (e non poteva essere altrimenti), con 25 punti, cui seguono Jae Crowder, a 10 rimbazi, e Al Horford, che effettua 6 assist.
Sulla sponda opposta, finalmente, si rivede Klay Thompson (da quasi un mese lontano dal tabellone dei migliori in partita) anche lui a 25 punti, il suo compagno Draymond Green (forse, l'unico al momento a combattere con la giusta carica) che recupera 8 rimbalzi, il tutto unito ai 6 assist di Stephen Curry.
Boston si mantiene, dunque, ben salda tra le prime cinque dell'est, giungendo alla vittoria numero 40, con poco meno di 20 partite al termine della Regular Season.
Tutte le altre gare
Il turno si apre con la sconfitta dei Chicago Bulls, impegnati in una trasferta in Florida, contro gli Orlando Magic. Il team di casa si impone per 98 a 91, costringendo gli avversari alla seconda sconfitta in tre gare.
Molto più ardua di quanto si potesse immaginare, è stata la partita di Atlanta, tra Hawks e Brooklyn Nets. La squadra della Georgia passa sugli ospiti, con il punteggio di 110 a 105, ritrovando così serenità dopo lo scivolone del turno precedente, e portando gli avversari alla sconfitta numero 51.
Charlotte Hornets e Miami Heat venivano entrambe da due importanti vittorie, ma nello scontro diretto, avvenuto a South Beach, sono gli Heat ad imporsi, per 108 a 101.
Miami, dopo un lunghissimo recupero iniziato già qualche mese addietro, vede concretizzarsi la possibilità di agguantare l'ottavo posto valido per i playoff.
Seconda vittoria della settimana per i Milwaukee Bucks, a discapito dei New York Knicks, che le stanno provando davvero tutte per riportarsi sulla giusta scia. Il team del Winsconsin, grazie anche al fattore campo, batte gli avversari per 104 a 93, permettendo a Giannis Antetokounmpo di sfiorare la tripla-doppia, con 32 punti, 13 rimbalzi e 7 assist.
Ancora a secco i New Orleans Pelicans, nonostante il recente arrivo di DeMarcus Cousins. Non riescono ad approfittare della partita casalinga e vengono battuti dagli ottimi Toronto Raptors (da qualche settimana senza Kyle Lowry). I canadesi piegano gli avversari per 94 a 87, grazie alla superba prestazione di Jonas Valanciunas, a 25 punti e 13 rimbalzi, cui DeMar DeRozan aggiunge 6 assist.
Due sconfitte che non ti aspetti, sono toccate, rispettivamente, agli Houston Rockets di coach D'Antoni, battuti in casa dagli Utah Jazz per 115 a 108, e ai Los Angeles Clippers (vittoriosi nel turno precedente), piegati dai Minnesota Timberwolves con un secco 107 a 91.
Confermano il loro momento positivo i Washington Wizards, che passano in esterna sui Denver Nuggets per 123 a 113, così come i San Antonio Spurs: la squadra texana aggiunge un altro importantissimo tassello alla loro strepitosa stagione, piegando i Sacramento Kings per 114 a 104.
Chiude il turno, la vittoria degli Indiana Pacers, a discapito dei Detroit Pistons, per 115 a 98, ipotecando un alto posto nella classifica della Eastern Conference.