Si è concluso a Roma il Trofeo internazionale CSEN Scherma Storica AIMA 2017, il principale evento italiano dedicato alla Scherma Storica e alle Arti Marziali Occidentali. Quest’anno l’evento si è svolto presso il prestigioso Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari secondo una scelta ben precisa degli organizzatori: rendere questa disciplina un punto di incontro fra sport, cultura e storia. Ne parliamo con Luigi Grillo, coordinatore nazionale settore scherma del CSEN.

Un bilancio della manifestazione: pubblico, atleti, società

"L’affluenza del pubblico è stata buona e anche i visitatori del museo sono rimasti piacevolmente sorpresi dal poter assistere sia alle gare di scherma che alle attività collaterali come i workshop dei maestri di scherma.

Le società partecipanti al torneo sono state 60 per un totale di circa 180 atleti. Essendo una tappa del campionato nazionale, hanno potuto gareggiare solo atleti con un alto punteggio di ranking conquistato nelle gare dello scorso anno. Hanno partecipato anche atleti provenienti dall'estero (Svezia Inghilterra, Russia, Stati Uniti, Inghilterra, Olanda e altri Paesi). Organizzare l’evento è stato molto impegnativo ma le nostre associazioni erano ben coordinate e quindi tutto si è svolto per il meglio".

A breve avrà inizio l’organizzazione dei prossimi eventi?

"A inizio di ogni anno stiliamo il calendario degli eventi. Tendenzialmente cerchiamo di spostare ogni evento in una città d’arte italiana (uno dei prossimi eventi ad esempio sarà a Urbino).

Esiste una Nazionale CSEN (la cui selezione è avvenuta in questo torneo) che andrà a Barcellona a disputare i Mondiali. Tra le altre tappe sono Torino, Reggio Calabria, Milano, Piacenza, Brescia, Modena, Bologna, Napoli. Il CSEN è l’unico circuito di gare che esiste in questo settore sportivo: siamo gli unici a organizzare non solo il campionato ma anche la formazione per gli istruttori e per gli arbitri".

Quanto è importante l’aspetto culturale per questa disciplina?

"La scherma storica è il connubio tra la ricerca storica e lo sport. Tutto ciò che viene applicato in gara è studiato da trattati o manuali storici che abbiamo avuto la fortuna di avere ancora a disposizione per essere consultati e studiati, unito alla preparazione sportiva fornita da esperti.

Inoltre possiamo avere dalla storia e dalla ricerca dell’artigianato come avveniva la costruzione delle armi e la loro evoluzione nei secoli. In Italia c'è una lunga tradizione di stili di combattimento, dal nord al sud come anche tipi differenti di armi e di utensili usati per duelli e difesa. In passato risultava molto florido l’artigianato di tali materiali. Coniugare storia e sport non è semplice perché ottenere le autorizzazioni per un evento sportivo all'interno di un museo è un iter complesso. Ne vale però la pena perchè attraverso lo sport apriamo al pubblico la nostra storia".