Un inizio di stagione con il botto per i colori italiani. La Ferrari torna alla vittoria dopo un anno e mezzo e piazza al quarto posto anche l’auto di Raikkonen. E i colori italiani sventolano anche nella gara di esordio della Moto GP, con il secondo posto della Ducati di Dovizioso, il terzo posto di Valentino Rossi e il sesto posto dell’Aprilia di Espargaro.
Il ritorno di Vettel
Sebastian Vettel è arrivato alla Ferrari nel 2015, con una serie di record e risultati storici alle spalle, tra cui i 4 titoli mondiali vinti di seguito. Nella storia della Formula Uno solo Juan Manuel Fangio era riuscito a fare meglio, con cinque titoli consecutivi.
E se si considera l’età del tedesco va segnalato un altro record, quello di pilota di Formula Uno più giovane ad aver vinto un campionato mondiale. Con lui il Cavallino sperava di tornare ad aggiudicarsi il titolo che gli manca dal 2007, quando a vincerlo fu proprio il finlandese Raikkonen. Ma nei primi due anni di questo binomio italo-tedesco le cose non sono andate per il verso giusto. Anzi, in alcune fasi dell’ultimo campionato, il giovane Campione sembrava addirittura aver perso le sue proverbiali abilità al volante, che ieri sembra aver fortunatamente ritrovato. A Melbourne c’è stata una sapiente gestione delle scelte di gara e questo ritorno alla vittoria, che mancava da un anno e mezzo, fa ben sperare.
Giovinazzi
Altro segnale positivo per l’automobilismo italiano il ritorno in Formula Uno di un pilota italiano. L’ultimo fu Jarno Trulli, cinque anni fa. Il giovane Antonio Giovinazzi non sfigura riuscendo a portare la sua Sauber Ferrari al traguardo, conquistando il 12° posto.
Dovizioso e Rossi sul podio
Come lo scorso anno, anche in questa gara d'esordio in Qatar la MotoGp non smette di regalare emozioni.
Con nuovi e vecchi protagonisti. L’esordiente Zarco tiene tutti dietro di sé, prima di finire fuori pista, in una gara bagnata da una leggera pioggia caduta prima della partenza. Poi si scatena la lotta tra Dovizioso, che guadagna un piccolo margine sul trio Marquez - Iannone - Vinales. Iannone, con la Suzuky, conferma alcune sue caratteristiche: aggressività e fuori pista.
Anche se questa volta non sembra evidente un suo errore. Super Vinales batte tutti e si aggiudica la vittoria. Dovizioso piazza la sua Ducati al secondo posto e Vale Rossi 46, dato per finito anche quest’anno, sale al terzo posto, davanti ad un "pacato" Marquez. Sesto posto per l’Aprilia di Espargaro, a completare la bella domenica per i colori italiani. Certo, è davvero presto per cantare vittoria, ma la Domenica di esordio per l’Italia dei motori sembra promettere bene. Speriamo mantenga le promesse.