Le possibilità di vedere fabio aru al via della centesima edizione del Giro d’Italia sono ormai spente. Le tre settimane di completa inattività hanno costretto il campione sardo a rivedere completamente i programmi e dire addio al Giro d’Italia che parte dalla sua Sardegna e a cui teneva tanto. Non ci sarà dunque l’attesissima sfida tra Nibali e Aru, quella che tutti gli appassionati di Ciclismo aspettavano già dall’inverno. Per vedere i due big del ciclismo italiano uno contro l’altro in una grande corsa a tappe bisognerà aspettare ancora. Intanto però Nibali e Aru hanno regalato qualche emozione in un sentito scambio di lettere aperte.

Aru: ‘Non sarebbe intelligente correre il Giro d’Italia’

Dopo l’annuncio del forfait di Fabio Aru al Giro d’Italia a causa dell’infortunio al ginocchio rimediato in una caduta lo scorso 2 aprile, Vincenzo Nibali ha voluto rivolgersi al suo amico – rivale in una lettera aperta. Nibali ha consigliato al campione sardo di schierarsi ugualmente al via del Giro, anche senza essere al top della condizione, per godersi una corsa storica, la centesima edizione che parte dalla sua Sardegna, e per prepararsi in vista del Tour de France. Fabio Aru è tornato ad allenarsi in maniera molto leggera, avendo quasi completamente riassorbito l’infortunio, ma ha deciso di non correre rischi e di non correre il Giro in queste condizioni ancora precarie.

“Vincenzo, ho letto e riletto la tua lettera” ha risposto Aru in un intervento pubblicato dalla Gazzetta dello Sport “Ho pensato a quanto sarebbe bello rispondere che ci sarò. Penso che si possa capire che non sarebbe intelligente andare al Giro d’Italia dopo tre settimane senza allenamenti”.

Ciclismo, il tricolore sul Giro

Se fin qui ha fatto parlare la ragione, Aru ha poi tirato fuori una parte più emotiva e intensa.

“Io tifo per i miei compagni di squadra, iniziando da Scarponi. Ma caro Vincenzo spero che tu possa andare forte, magari alleandosi con “Scarpa” o con gli altri italiani per vedere il tricolore sventolare a Milano” ha concluso Aru. Con l’assenza del campione sardo il tema dominante del Giro d’Italia si sposterà quindi dalla sfida tutta italiana Aru – Nibali, ad un confronto che vedrà opposto Nairo Quintana al campione del Team Bahrain Merida. E sullo sfondo ci saranno tanti altri corridori importanti, da Thomas a Kruijswijk, passando per Pinot, Mollema, Dumoulin e Scarponi, che potranno inserirsi nella corsa alla maglia rosa.