C’è voluto il vecchio Michele Scarponi per portare la prima vittoria stagionale alla Astana. Sul traguardo di Innsbruck della prima tappa del Tour of the Alps, l’esperto marchigiano ha battuto Geraint Thomas e Thibaut Pinot, due dei corridori che punteranno alla maglia rosa al prossimo Giro d’Italia. Con l’assenza di Fabio Aru per l’ormai noto infortunio e i gradi di capitano assegnatigli dalla Astana, Scarponi è pronto a tuffarsi in un Giro da vivere da protagonista, anche se dopo la vittoria ha voluto ancora parlare del campione sardo.
Scarponi: ‘Nibali ha dato un buon consiglio’
La tappa di ieri del Tour of the Alps ha portato per la prima volta dopo tanto tempo Michele Scarponi a poter correre da capitano. Dopo tanti anni al servizio di Nibali, e in qualche occasione di Aru, il corridore marchigiano ha colto l’occasione per riassaporare il gusto della vittoria. Per la Astana è stata la prima in questa stagione fin qui davvero avara di soddisfazioni, anche se la squadra kazaka è abituata a dare il meglio nel periodo delle grandi corse a tappe. “Era il momento, finora abbiamo avuto un buon rendimento ma per vari motivi non siamo riusciti a vincere” ha spiegato Scarponi nella consueta conferenza stampa del dopo corsa. Al corridore marchigiano è stato chiesto cosa pensasse del consiglio che Nibali ha offerto ad Aru, e cioè quello di correre il Giro d’Italia anche senza essere al top della forma, anche per fare da uomo d’appoggio.
“Nibali ha dato un buon consiglio ed è quello che tutti speriamo perché è il nostro leader e tutti vorremmo vederlo al Giro d’Italia” ha spiegato Scarponi, che però non ha nascosto che questa ipotesi sembra piuttosto remota. “L’infortunio di Aru è serio, ha bisogno di essere monitorato e solo dopo potrà essere consigliato su quando iniziare nuovamente ad allenarsi” ha concluso il corridore marchigiano.
Un sorriso per i terremotati
Scarponi ha parlato degli avversari, dicendosi ben impressionato da Thomas e Pinot: “Hanno corso con autorevolezza, facendo lavorare le squadre e anche Pozzovivo è sempre presente”. Il marchigiano si è detto molto soddisfatto della sua condizione in questa prima gara dopo essere sceso dal lungo periodo di allenamenti in altura a Sierra Nevada, ed ha concluso con un segnale toccante.
Scarponi ha voluto ricordare la sua terra colpita dal sisma così duramente nei mesi scorsi. “La terra ha tremato anche da noi, so cosa significa e spero di aver portato un sorriso con questo successo” ha concluso Scarponi.