Non c’è stata selezione nella prima tappa del Giro di Romandia, con l’arrivo in salita di Champery. L’ascesa finale molto pedalabile non ha consentito di fare differenze e alla fine la tappa si è risolta con una volta molto folta. Michael Albasini ha fatto valere la sua esperienza e il suo spunto veloce per battere Diego Ulissi. Nello sprint si è buttato anche Chris Froome, che ha chiuso quinto, mentre Fabio Felline ha mantenuto senza troppi problemi la sua maglia gialla di leader della classifica generale.

Il Romandia inizia sotto la pioggia

Dopo il cronoprologo di ieri anche la prima tappa del Giro di Romandia si è corsa in una giornata di pioggia, e con anche il fastidio ulteriore di un forte vento.

La tappa prevedeva 4 Gpm prima di arrivare all’attacco della lunga ma pedalabile salita finale verso Champery. La corsa ha trovato subito un gruppetto di sei attaccanti: Mamykin (Katusha), Burghardt (Bora), Armèe (Lotto Soudal), Troia (UAE Emirates), Debesay (Dimension Data) e Minnaard (Wanty). Il gruppo ha concesso fino ad otto minuti prima di iniziare la sua rimonta, con le squadre dei corridori più attesi per l’alta classifica che hanno dato una mano alla Trek Segafredo di Fabio Felline.

Arrivo in salita, ma è volata

Il gruppetto degli attaccanti si è via via selezionato, arrivando però con solo un minuto all’attacco della salita finale di quasi 15 km al 4%. Troppo poco, ed infatti verso metà ascesa, dopo il lavoro della BMC di Porte, la situazione si è ricompattata.

Subito Robert Gesink (Lotto Jumbo) ha aperto la bagarre con una lunga progressione. Anche Roman Kreuziger (Orica) ha provato un bell’allungo, e nel finale si sono mossi corridori importanti dietro ad un attacco di Van Garderen (BMC). Un gruppetto con anche Ion Izagirre (Bahrain Merida) e Primoz Roglic (Lotto Jumbo) è stato però prontamente annullato. Le pendenze modeste non hanno infatti consentito di fare differenze e così si sono trovati ancora più di 50 corridori a giocarsi il successo finale. L’arrivo molto veloce e con diverse curve e spartitraffico hanno permesso a Michael Albasini (Orica) di giocare d’anticipo e di sfruttare esperienza e spunto veloce. Lo svizzero ha preso con grande decisione le ultime pieghe inibendo così ogni velleità di rimonta di Diego Ulissi (UAE Emirates) che non ha potuto fare altro che accodarsi per la seconda piazza.

Terzo posto per Herrada davanti a Berhane e Froome, che si è buttato nella mischia. Per Felline non ci sono stati particolari problemi a mantenere la sua maglia di leader, e così dovrebbe essere anche domani, quando il Giro di Romandia affronterà una tappa ondulata.