Quanti colpi di scena e capovolgimenti di fronte alla Parigi Roubaix! Anche quest’anno l’Inferno del nord ha regalato spettacolo ed emozioni, pur in un’edizione in cui la fuga decisiva è nata in un tratto asfaltato. Sagan e Boonen sono entrati in azione molto presto, ma complici la sfortuna dello slovacco e le strategie della Quickstep non sono stati protagonisti nel finale. Nello sprint a cinque che ha deciso la corsa Greg Van Avermaet ha regolato Zdenek Stybar e Sebastian Langeveld, con un grande Gianni Moscon al quinto posto ad appena 23 anni.
Parigi Roubaix, niente fughe da lontano
In una splendida giornata di sole la Parigi Roubaix è partita velocissima, con un susseguirsi di attacchi che però si sono annullati a vicenda. Così non si è formata la classica fuga da lontano, con solo Delage, Vandenbergh e Wallays che hanno raggiunto un vantaggio di qualche decina di secondi. Le cadute hanno cominciato a spezzare il gruppo fin dai primi tratti di pavè, e Niki Terpstra ne ha fatto le spese dovendo abbandonare. Anche Naesen è rimasto coinvolto in una caduta, così come Van Avermaet ha dovuto fermarsi per una foratura. Entrambi sono stati costretti ad un lungo inseguimento che si è concluso positivamente dopo il passaggio dalla Foresta di Arenberg.
Sagan fermato dalla sfortuna
La Foresta è passata senza azioni decise, con il gruppo che ha continuato la sua opera di lento sgretolamento, perdendo via via unità nella solita corsa di logoramento e di eliminazione che è la Parigi Roubaix. Forse per paura di finire nella morsa delle squadre più forti Peter Sagan ha deciso di lanciarsi all’attacco da molto lontano.
Il Campione del Mondo ha provato con decisione ad un’ottantina di chilometri dall’arrivo insieme al compagno di squadra Bodnar, oltre che a Stuyven e Oss, trovando impreparata la Quickstep che non ha avuto la netta superiorità numerica che ci si aspettava. Sagan ha però visto compromettersi una situazione molto interessante a causa di una foratura che l’ha visto così raggiunto dal gruppetto di Boonen, che ha cominciato a forzare sui successivi tratti di pavè.
Sagan ha provato poi nuovamente sul Mons en Pevele, altro tratto tra i più difficili, ma non è riuscito a scrollarsi di dosso l’ombra di Stybar.
Un super Moscon nel giorno di Van Avermaet
Con una situazione molto equilibrata sui tratti di pavè è stato un attacco sull’asfalto a rompere definitivamente la corsa. Dopo il raggiungimento di Oss e Stuyven, il corridore trentino è ripartito al contrattacco innescando così una serie di altri scatti. Langeveld, Van Avermaet, Stybar, Moscon, Roelandts e ancora Stuyven si sono riuniti ed anche Sagan è stato sul punto di riprendere gli attaccanti quando è incappato in una nuova foratura in un altro punto cruciale. La corsa del Campione del Mondo è di fatto finita così, mentre davanti Oss si è visto raggiungere dal gruppetto di Van Avermaet.
Il Campione olimpico ha forzato negli ultimi tratti di pavè e solo Stybar e Langeveld sono riusciti a tenergli testa, con Moscon e Stuyven che hanno mancato di poco il riaggancio. Stybar ha cercato di approfittare della situazione per risparmiarsi e poi piazzare uno scatto a 4 km dall’arrivo, ma Van Avermaet, dall’alto di una condizione psicofisica eccellente non si è fatto intimorire e l’ha costretto a collaborare. Il finale è stato mozzafiato, con i primi tre che hanno rallentato al limite del surplace consentendo a Moscon e Stuyven di riprenderli dentro al velodromo. Il giovane trentino ha provato a passare tutti di sorpresa, ma Stybar ha lanciato la volata e Van Avermaet non ha perso l’occasione di piazzare il suo spunto veloce andando ad infilare una meritatissima prima vittoria in una classica monumento.
Stybar e Langeveld hanno chiuso sul podio, con Stuyven e un grande Moscon a seguire, quinto a neanche 23 anni, un risultato che apre nuovi orizzonti per il Ciclismo italiano. Più dietro Demare ha battuto Greipel per il sesto posto in un gruppo molto rinfoltito nel finale in cui ha chiuso la sua leggendaria carriera Tom Boonen.
El rey de la primavera, se impuso en el velódromo de #ParisRoubaix pic.twitter.com/dqfcwpKdzb
— Alpe d'Huez B&T (@Alpe__dHuez) 9 aprile 2017