Diego Rosa sta per tornare al Giro d’Italia dopo un anno di assenza. Per lo scalatore piemontese sarà il primo grande giro in maglia Sky, ma sempre con gli stessi vecchi compiti di quando correva in Astana. Rosa sarà il gregario di Mikel Landa e soprattutto di Geraint Thomas, il vero numero uno della squadra britannica per puntare alla maglia rosa o al podio finale. Se il ruolo sarà il medesimo rispetto al passato, Rosa ha però trovato grandi differenze in questa nuova vita alla Sky rispetto all’esperienza vissuta in Astana.

L’organizzazione del Team Sky

Diego Rosa correrà il suo quarto Giro d’Italia dopo i due vissuti da battitore libero in maglia Androni e l’esperienza del 2015 da gregario di Fabio Aru. Anche stavolta Rosa avrà compiti esclusivi di gregariato e sarà una delle pedine del Team Sky nello scacchiere tattico che ruota attorno a Geraint Thomas e alla spalla Mikel Landa. Lo scalatore piemontese sarà chiamato a dare il suo contributo sulle grandi montagne, il suo terreno ideale dove lo squadrone britannico si presenterà tra le formazioni più forti se non la più forte in assoluto. Ma quello che ha sorpreso e colpito Diego Rosa in questi primi mesi alla Sky non è stata tanto la forza dei suoi nuovi compagni quanto l’organizzazione interna alla squadra.

“La Sky è ad un altro livello rispetto alla Astana, dove pure ci seguivano da vicino” ha raccontato Rosa a Cyclingweekly. “La Sky non ti lascia mai senza niente, segue ogni più piccolo dettaglio e tu devi solo pensare a pedalare” ha continuato lo scalatore piemontese.

La casa a Monaco e le bici da crono

Rosa ha portato alcuni esempi del grado di organizzazione del Team Sky.

“Abbiamo una casa della squadra a Monaco” ha spiegato il corridore piemontese “Siamo in dodici che viviamo tra Monaco e Nizza quindi è bene avere un massaggiatore e tutti i materiali disponibili, è un punto di riferimento che fa la differenza”. Portare in giro tra ritiri e corse tutte le biciclette che si vuole non è poi un problema per la squadra britannica: “Con la Astana andavo a Tenerife con una sola bicicletta, la Sky mi fa già trovare lì tre bici per me, compresa quella da cronometro” ha raccontato Diego Rosa, che però ha spiegato di conservare un ricordo molto bello anche della piccola Androni, la squadra che lo ha fatto esordire nel grande Ciclismo. “Era una squadra perfetta per cominciare, è stato divertente correre all’attacco e senza stress” ha ricordato il corridore piemontese.