Il 13 Maggio, dopo quasi vent'anni d carriera, Tania Cagnotto ha chiuso la sua carriera dal gradino più alto del podio ai Campionati Italiani Assoluti di Torino. Per la bolzanina si tratta del 47° titolo nazionale. In cinque tuffi ha totalizzato 283.40 punti contro i 269.35 della seconda classificata Elena Bertocchi e i 269.35 di Maria Elisabetta Marconi, terza classificata. Da sempre grande orgoglio italiano, la cagnotto ha disputato cinque Olimpiadi. Nell'ultima a Rio ha portato a casa un argento dai 3 metri sincro con la sua compagna Francesca Dallapè e un bronzo dai 3 metri individuali.

Ha disputato sei Mondiali di fila finendo sempre sul podio e raccolto venti titoli in giro per l'Europa.

La Regina dei tuffi chiude con uno spettacolare tuffo a bomba da 10

Molto emozionata, davanti ad un pubblico in delirio e alla sua famiglia che le è sempre stata vicina, Tania si è concessa ai microfoni ripercorrendo un po' la sua vita da sportiva. La carriera della Cagnotto si conclude quindi proprio a Torino, lì dove tutto era iniziato e dove si era allenata tantissime volte. Davanti ai microfoni ha più volte ammesso di essere stata molto emozionata e sul punto di piangere, di essere agitata e che l'adrenalina l'ha aiutata moltissimo ed in modo particolare nell'ultimo tuffo; l'ormai famoso tuffo "a bomba", richiesto dai fan sui social e carico di felicità e malinconia.

Per Tania Cagnotto una carriera ricca di alti e bassi

Parla della sua carriera ricca di alti e bassi, della delusione di Londra e di come tutti i brutti momenti vissuti l'abbiano portata ad essere quello che è oggi, insieme naturalmente a tutti i suoi innumerevoli successi. Alcune domande sono state poi rivolte alla sua vita privata e alle sue intenzioni future.

Le è stato chiesto se vorrebbe diventare presto mamma, come l'amica Dallapè, o se preferirebbe dedicarsi alla carriera di allenatrice.

La Cagnotto non esclude un ritorno alla gare in futuro

Tania ora vuole godersi un po' la tranquillità, in futuro ammette che avrà sicuramente dei bambini ma che almeno questo per ora non vuole programmarlo.

Anche per quanto riguarda la carriera da allenatrice, rimanda tutto al futuro, ammette però che le piacerebbe trasmettere qualcosa ai più giovani e che le piacerebbe essere presente alle gare in altra veste. La Cagnotto però non esclude neanche un suo futuro ritorno prendendo come esempio la Wilkinson che a 39 anni rientra dalla piattaforma a Tokyo.