La Reyer venezia espugna nuovamente Trento e dopo 74 anni è di nuovo campione d’Italia. È il terzo Scudetto per il granata-oro, il primo nell’era play-off. Gara 6 si è dimostrata una partita splendida, con il pubblico trentino che ha continuato a incitare i propri beniamini anche dopo la sirena finale.
Primo scudetto da allenatore per Walter De Raffaele, che cancella così l’amaro ricordo della finale 1989 quando per un canestro annullato sulla sirena alla sua squadra, vide sfumare, da giocatore, un titolo che sarebbe potuto essere storico per la Enichem Livorno.
E proprio a Livorno, sua città natale, il tecnico toscano iniziò nel 2000, come vice, la carriera da allenatore.
La Partita
Il primo quarto si conclude in parità 17-17. I Veneziani partono forti e decisi in difesa. Non grande precisione per le due squadre ma tante intensità. Ejim caldissimo dalla linea dei 6,75 metri mette 3 bombe e contribuisce durante il quarto a un primo break di 0-6 per la Umana. Trento esce fuori nella seconda metà del periodo, impattando il punteggio con una tripla di Beto Gomes.
Nel secondo quarto le due squadre sono ancora molto calde dall’arco e Trento domina letteralmente la prima fase del parziale con triple di Craft e Forray che portano ad un parziale di 14-0 per la Dolomiti Energia e ad un vantaggio di +11 per i trentini.
La Umana Reyer però rinviene e ancora i tiri dalla lunga distanza fanno la differenza: Ress, Haynes, Stone; i veneti piazzano anche un parziale di 0-8, trovano il vantaggio sul 34-35, ma sarà Trento ad andare all’intervallo lungo in vantaggio di un punto 36-35.
Il terzo periodo inizia nel segno di Ariel FIlloy, il numero 12 granata-oro piazza subito 5 punti per Venezia e si distingue molto bene anche in ambito difensivo; la Umana tiene ottimamente il campo e riesce a ottenere un parziale di 0-9 e un +12 che sarà il massimo vantaggio Reyer dell’incontro.
Trento viene fuori dalla metà del periodo, grazie soprattutto al suo capitano Toto Forray, e riuscirà ad andare all’ultimo intervallo sotto di appena 5 punti.
Il giro di cronometro finale, vede partire forte ancora una volta la Reyer grazie a McGee. Il quarto però si rivelerà molto ostico e combattuto per entrambe le squadre.
Trento non demorderà sino all’ultimo, mentre per la Umana si farà pesante la situazione falli che vedrà, tra l’altro, uscire Ejim, a fine gara premiato inoltre come MVP delle finali. I giocatori dell’Aquila invece perderanno Forray, mentre non riusciranno a far commettere il quinto fallo a Filloy, fondamentale in tutta la gara per Venezia. Gli ultimi tre minuti dell’incontro saranno infiniti: il cronometro sarà spesso fermato per falli con conseguenti tiri liberi dovuti ai bonus delle due squadre. Trento arriverà anche a -1 ma non riuscirà a concretizzare la rimonta; Venezia concluderà l’incontro con 3 punti di vantaggio per 78-81, vincerà la serie 4-2 e aggiungerà il terzo titolo alla sua bacheca dopo quelli del del 1941-1942 e del 1942-1943.
Tabellini
Aquila Dolomiti Energia Trento – Reyer Umana Venezia 78-81
Parziali: 17-17, 19-18, 15-21, 27-25
Progressivi: 17-17, 36-35, 51-56, 78-81
Trento: Forray 15, Hogue 16, Craft 11, Sutton 23, Shields 2, Flaccadori 7, Gomes 4, Lovisotto, Lechthaler, Baldi Rossi, Moraschini, Bernardi, Coach Buscaglia.
Venezia: Filloy 14, Haynes 14, Ejim 15, Peric 4, Stone 8, Bramos 8, Ress 8, Batista 5, McGee 5, Tonut, Visconti, Ortner, Viggiano, Coach De Raffaele.
MVP delle finali: Melvin Ejim