La cronometro del Giro del Delfinato ha dato una prima misura chiara dei valori in campo a poco più di tre settimane dalla partenza del Tour de France. Richie Porte ha strapazzato la concorrenza, andando addirittura a battere Tony Martin per la vittoria di tappa. Valverde è stata l’unico tra gli uomini di classifica a fare un’ottima impressione oltre a Porte. Contador si è ben difeso, arrivando davanti ad un Froome ancora non convincente. Non male la crono di Fabio Aru, mentre a pagare più di tutti è stato Romain Bardet.
Delfinato, super Porte
La quarta tappa del Giro del Delfinato proponeva l’attesa prova a cronometro di 23,5 km da La Tour du Pin a Bourgion Jalieu.
Tony Martin era il grande favorito della corsa, e nella prima parte più scorrevole, con lunghi rettilinei in leggera discesa da spingere a fondo, il Campione del Mondo ha fatto siglare il miglior intertempo. Ma nella seconda parte un po’ più articolata, con un tratto di salita e qualche curva, il tedesco non ha saputo continuare con lo stesso passo.
Richie Porte è stato protagonista di una prova strepitosa, arrivando quasi a pareggiare i conti con Martin nella prima parte in cui ha fatto segnare un tempo più alto di appena 2’’. Poi nel tratto in salita ha fatto valere la sua leggerezza e una forma già straordinaria per fare la differenza. Al traguardo Richie Porte ha concluso con 12’’ di vantaggio sul tedesco.
.@richie_porte frappe un grand coup et remporte le CLM devant Tony Martin / @richie_porte beats Tony Martin & all GC contenders. #Dauphine pic.twitter.com/ppecwruAxv
— Critérium Dauphiné (@dauphine) 7 giugno 2017
Froome ancora sottotono
Tra gli altri corridori attesi alla prova in vista del Tour de France c’era grande curiosità soprattutto su Chris Froome.
Il britannico non ha impressionato, tutt’altro, facendo fatica soprattutto in salita e chiudendo lontano, a 37’’ da Porte. Meglio di lui ha fatto un buon Alberto Contador, a 35’’, e soprattutto un Valverde che quest’anno non finisce di stupire. Il murciano è arrivato a soli 24’’. Gli scalatori ovviamente hanno pagato dazio in una prova da 50 all’ora.
Il migliore è stato Simon Yates a 1’03’’, poi un buon Fabio Aru a 1’18’’, alla pari di Daniel Martin e appena davanti al compagno Fuglsang con cui dovrebbe condividere i galloni di capitano al Tour de France: un piccolo segnale positivo per il sardo. Preoccupante è invece stata la prestazione fornita da Romain Bardet che è finito a 1’53’’ da Porte. Al Tour ci sarà poca crono, ma per il francese è comunque un campanello d’allarme su una condizione ancora piuttosto indietro.
Ora il Delfinato offre un’ultima giornata ai velocisti prima di arrivare al trittico di montagne che chiuderà la corsa. De Gendt ha mantenuto la maglia gialla anche oggi, ma da venerdì Porte, Valverde e gli altri big avranno l’occasione per il sorpasso.
Thomas #DeGendt resta in giallo ma con un #Porte così, la maglia gialla non è al sicuro...#Dauphine #EurosprortCICLISMO pic.twitter.com/H9T1YOjb7J
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 7 giugno 2017