Thomas De Gendt non è riuscito a vincere nessuna tappa in questo Tour de France, ma si è ritagliato ugualmente un ruolo di primissimo piano. Il corridore belga è andato in fuga in tante tappe, accumulando più di mille chilometri pedalati all’attacco. Sembrava abbastanza per assegnargli il premio di corridore più combattivo del Tour de France. La giuria deputata a questa scelta, composta da cinque membri tutti francesi, ha invece deciso diversamente, conferendo il premio al corridore di casa Warren Barguil.

De Gendt sempre in fuga, ma non basta

Il Tour de France di De Gendt è stato sempre al vento.

Il corridore belga ha lavorato in una doppia veste, sia per tirare il gruppo nelle tappe da volata in favore di Greipel, sia per andare in fuga in quasi tutte le altre occasioni. È stata una corsa sfiancante per De Gendt, che pur essendo entrato in tante azioni d’attacco non è riuscito anche per questo doppio ruolo a concretizzare con un risultato pieno. Gli oltre mille chilometri passati in fuga, un po’ su tutti i terreni, non sono bastati nemmeno per ricevere il premio di corridore più combattivo di questo Tour de France. Questa graduatoria non si basa su dati oggettivi, come i chilometri di fuga che lo avrebbero visto primeggiare, ma su una scelta operata ad insindacabile giudizio da una giuria di cinque addetti ai lavori.

Questa giuria, tutta francese, ha deciso di dare il premio a Warren Barguil, che ha avuto certamente un peso maggiore sulla corsa rispetto a De Gendt, il quale però è andato all’attacco un po’ ovunque e non solo nelle tappe di alta montagna.

‘Con cinque belgi in giuria il risultato sarebbe stato diverso’

Thomas De Gendt non ha preso bene questa decisione, mostrandosi molto critico con la scelta della giuria e la sua composizione.

“Voglio essere chiaro: Barguil ha fatto un Tour fantastico e non ho nulla contro di lui” ha dichiarato De Gendt a CyclismActu. “Secondo me il premio del supercombattivo deve andare ad un corridore che ha animato la corsa ed attaccato durante tutto il Tour de France. Questo non mi ha permesso di vincere una tappa ma non dovrebbe essere necessario per questo premio” ha continuato De Gendt, che si è chiesto il perché di una giuria tutta francese.

“La composizione della giuria non è stata buona, se ci fossero stati cinque belgi avrebbero dato a me il premio. Ci dovrebbe essere una giuria internazionale” ha spiegato il belga, che teneva moltissimo a vincere questa classifica.