Si torna parlare ancora di Doping nel mondo del Ciclismo e durante lo svolgimento del Tour de France. Dopo la sospensione comminata al portoghese Cardoso alla vigilia della partenza della corsa, stavolta nell’occhio del ciclone è finita la Bora, a causa di un discusso episodio di un suo ex corridore. Il tedesco Ralf Matzka, che ha corso per la squadra di Ralph Denk dal 2013 al 2016, è risultato positivo al tamoxifen, una sostanza che aumenta la produzione di testosterone. Il caso risale al marzo dello scorso anno e solo ora è stato reso noto per via di una lunga indagine che potrebbe anche portare all’assoluzione del corridore.

Matzka, positivo al tamoxifen

Quello di Ralf Matzka non è certo uno dei nomi più conosciuti nel mondo del ciclismo. Tedesco, classe ’89, è arrivato alla squadra che ora è la Bora Hansgrohe nel 2013, quando la formazione correva con il main sponsor NetApp. Matzka si è ritagliato un ruolo da buon gregario fino alla prima parte della scorsa stagione, quando la squadra aveva assunto il nome di Bora Argon18. In primavera la sua carriera si è fermata.

Nel marzo del 2016 Matzka è risultato positivo ad un controllo antidoping. La sostanza riscontrata è il tamoxifen, un prodotto proibito che aumenta la produzione di testosterone. Matzka ha fatto le sue ultime apparizioni nel ciclismo alla Tre Giorni di La Panne e al Giro delle Fiandre della scorsa stagione.

Da allora del corridore tedesco si sono perse le tracce nel ciclismo professionistico. Matzka non ha più preso parte a nessuna corsa, ma a distanza di quasi un anno e mezzo non è neanche stato sospeso, squalificato o assolto, finendo così in un infinito limbo senza un apparente motivo.

Forse colpa di una contaminazione

Il team manager della Bora Hansgrohe Ralph Denk ha finalmente rotto il silenzio sulla situazione di Ralf Matzka.

Dopo aver esaminato attentamente i rapporti degli esperti abbiamo deciso di non divulgare nulla per proteggere l’atleta” ha dichiarato Denk a Cyclingweekly. Il manager della squadra tedesca è convinto che il suo ex corridore sarà assolto per questa positività. “Sulla base delle relazioni degli esperto ci aspettiamo un’assoluzione. Non daremo nessun’altra dichiarazione finché il procedimento è in corso. Molti esperti indipendenti sono arrivati alla conclusione che la positività al tamoxifen sia stata dovuta ad una contaminazione dell’acqua” ha spiegato Denk.