La pioggia, le cadute e una fuga ripresa solo all’ultimo chilometro hanno rischiato di creare la grande sorpresa nella seconda tappa del Tour de France. Phinney e Offredo, ultimi reduci di una fuga partita alle prime pedalate, sono andati vicini al colpaccio, ma alla fine è stata volata sul traguardo di Liegi. Marcel Kittel ha imposto la legge del più forte con uno sprint dei suoi, a centro strada. Il tedesco ha vinto largamente una volata convulsa, con Demare al secondo posto davanti a Greipel e Cavendish. Geraint Thomas ha conservato la sua maglia gialla.

Froome, che brividi!

La seconda tappa del Tour de France ha portato la corsa dalla Germania al Belgio, da Dusseldorf a Liegi, in una giornata grigia e piovosa. Alle prime battute si è subito formata la classica fuga da lontano, con le squadre invitate ben pronte a lanciarsi all’attacco. Si è così formato un quartetto con Offredo (Wanty), Pichon (Fortuneo), Boudat (Direct Energie) e Phinney (Cannondale). Il gruppo ha presto impostato un’andatura regolare, con le squadre dei velocisti più attesi che hanno messo un corridore a testa per non far andare il distacco sopra i 4 minuti. La situazione si è così stabilizzata a lungo. Ad una trentina di chilometri dal’arrivo però la corsa è stata scossa da un brivido quando una scivolata avvenuta nelle prime posizioni ha fatto cadere anche Froome e Bardet.

Tutti sono riusciti a ripartire senza troppi problemi e la situazione si è presto ricompattata.

Phinney e Offredo, impresa sfiorata

Il rallentamento dopo l’incidente ha permesso ai fuggitivi di riguadagnare qualcosa.

L’azione de battistrada si è rinvigorita quando al comando sono rimasti i soli Phinney e Offredo, che hanno lanciato un ritmo sostenutissimo dopo aver controllato nella fase centrale della corsa. I due attaccanti hanno rischiato di far saltare la sfida tra i velocisti transitando agli ultimi 5 km con ancora una trentina di secondi di vantaggio.

Il gruppo ha dovuto dare un’ultima accelerata fortissima per andare a raggiungerli ormai all’ultimo chilometro.

Bora e Cofidis hanno poi lanciato lo sprint per Sagan e Bouhanni, ma Colbrelli ha anticipato i tempi partendo molto da lontano e facendo rimescolare le carte. A centro strada però ha messo tutti d’accordo Marcel Kittel con uno sprint regale, venendo a capo di una volata convulsa e senza una squadra capace di dominare la scena. Arnaud Demare non è riuscito a contrastarlo e si è dovuto accontentare di un buon secondo posto davanti a Greipel e Cavendish, che nonostante la lunga assenza ha dato un buon segnale. Colbrelli ha chiuso sesto dietro a Groenewegen. Domani il Tour de France affronterà un finale più movimentato, con una salitella che favorirà i corridori alla Sagan e alla Van Avermaet più che i velocisti puri.