Il Tour de France è pronto ad infiammarsi nuovamente dopo qualche giorno di tranquillità. Tra oggi e domani, la corsa affronta i Pirenei, prima con il tappone di Peyragudes e poi con una breve ed esplosiva frazione a Foix, che preannunciano spettacolo per la corsa alla maglia gialla. Osservato speciale, naturalmente, è fabio aru, da cui tutti si aspettano qualche numero ad effetto. La maglia gialla Chris Froome ha dichiarato che stavolta non concederà spazio e che non perderà mai di vista il campione sardo, ma Aru non si è fatto intimorire dal carisma e dall’esperienza del rivale, dicendosi anzi voglioso di andare all'attacco.

Aru: "Rispetto ma non paura"

La sfida tra Froome e Aru è stata una delle poche note che hanno acceso questo Tour de France finora segnato soprattutto dai tanti ritiri. Il ciclista sardo è riuscito a fare la differenza nel primo arrivo in salita di Planche des Belles Filles, quando Froome ha dichiarato di aver sottovalutato l’attacco del corridore dell'Astana. Nella tappa di Chambery, sul Massiccio del Giura, la sfida prima atletica e poi dialettica è diventata particolarmente calda, quando Aru ha attaccato nel momento in cui Froome si stava fermando per un problema meccanico. Quel discusso episodio è stato messo alle spalle, e ora i due rivali promettono altre due frazioni vibranti. La maglia gialla ha spiegato che stavolta non lascerà nessuno spazio ad Aru, come aveva fatto erroneamente a Planche des Belles Filles.

"Io ho un grande rispetto per Froome ma non ho nessuna paura di attaccarlo", ha replicato Fabio Aru dalle pagine di "CyclingNews", promettendo un gran duello sui Pirenei: "Vedremo come andranno le cose, sarebbe bello vedere altri attacchi e fare due grandi tappe di montagna".

Non solo Aru e Froome

Fabio Aru ha però respinto l’idea che in questo Tour de France sia ormai solo lui a poter impensierire Chris Froome nella corsa alla quarta maglia gialla, chiamando di fatto anche gli altri corridori all’attacco.

"Anche Bardet e Uran sono vicini in classifica generale e sono tutti e due corridori da grandi giri", ha spiegato l'atleta italiano. "Bardet è arrivato secondo al Tour un anno fa, Uran è stato sul podio al Giro, sono corridori da non sottovalutare. Bisognerà guardare anche Quintana. È un po’ dietro e ha il Giro nelle gambe, ma è uno che non rinuncia mai - ha proseguito il campione sardo, che continua ad essere attento anche su Contador - Potrebbe provare ad attaccare da lontano. O tutto o niente, come ha già fatto in passato".