Sette medaglie ai Campionati Mondiali di atletica leggera, tra cui ben 6 del metallo più prezioso. Mo Farah entra di diritto nell'Olimpo dei mezzofondisti più grandi di ogni tempo e qualcuno lo definisce addirittura il più grande. Il paragone fra atleti di diverse epoche, indifferentemente dalla disciplina sportiva, è sempre avventuroso e quasi mai veritiero. Al di là dei risultati bisogna tener conto dei metodi di allenamento di ciascun periodo ed anche del livello degli avversari. Ad ogni modo, con il titolo mondiale sui 10.000 metri, Farah sorpassa tre mostri sacri dell'atletica leggera e ne raggiunge altri due in questa speciale classifica.

Farah come Gebrselassie e Kemboi

Come già detto, con quello ottenuto a Londra la sera del 4 agosto, sono complessivamente 7 le medaglie iridate del campione britannico. Nel suo palmares, oltre al titolo appena vinto, ci sono gli ori dei 5.000 metri ottenuti nel 2011, 2013 e 2015 e gli ori dei 10.000 del 2013 e 2015. A queste si aggiunge l'argento nei 10.000 del 2011, quando venne sconfitto dall'etiope Ibrahim Jeilan. Nella graduatoria dei mezzofondisti plurimedagliati, dunque, Farah sorpassa Kenesisa Bekele, tutt'ora primatista del mondo sui 10.000 metri, Hicham el-Guerrouj e Bernard Lagat, tutti a quota 6. Per l'etiope ci sono 5 titoli mondiali ed 1 bronzo, mentre il fuoriclasse marocchino ottenne 4 ori e 2 argenti.

Per il keniota poi naturalizzato statunitense spiccano invece 2 titoli, 3 secondi posti ed 1 bronzo. Farah inoltre si prende il lusso di eguagliare Haile Gebrselassie, lo straordinario mezzofondista etiope vincitore di 7 medaglie iridate tra le quali 4 ori, 2 argenti ed 1 bronzo, ed anche il fortissimo siepista keniota Ezekiel Kemboi, anche lui a quota 7 medaglie di cui 4 ori e 3 argenti.

In realtà, se consideriamo che Farah ha vinto 6 medaglie d'oro mondiali, è già virtualmente davanti a Gebrselassie e Kemboi, ma il sorpasso effettivo nel numero di medaglie potrebbe avvenire il prossimo 12 agosto quando tenterà la doppietta iridata nella finale dei 5.000 metri.

Tra Mondiali ed Olimpiadi

Tra Campionati del Mondo ed Olimpiadi, le medaglie complessive di Farah sono 11 ed anche in questo ha fatto meglio dei citati campioni.

La classifica dei mezzofondisti plurimedagliati tra Mondiali e Giochi Olimpici vede Gebrselassie, Bekele, el-Guerrouj e Kemboi a quota 9, con Lagat immediatamente alle oro spalle con 8. Naturalmente questo resoconto è dettato soltanto dalla logica dei numeri ed è impossibile da adottare per atleti di epoche passate, se consideriamo che i Campionati Mondiali di atletica leggera sono iniziati soltanto nel 1983. Ma proprio per questo motivo, stando ai numeri, il mezzofondista più forte di ogni epoca rimane Paavo Nurmi, lo straordinario atleta finladese che detiene il primato di medaglie vinte ai Giochi Olimpici, ben 12 in tre edizioni dal 1920 al 1928, di cui 9 ori e 3 argenti. Si tratta di un primato assoluto anche per l'atletica leggera.

Erano ovviamente altri tempi in cui ci si poteva permettere una certa poliedricità, se consideriamo che i titoli olimpici di Nurmi sono arrivati da svariate discipline come 5.000, 10.000, 1.500, 3.000 metri, 3.000 siepi e cross. Ed in tal senso, anche se il numero di titoli è inferiore, non si può non citare Emil Zatopek, l'uomo-cavallo o la locomotiva umana capace di un'impresa ai limiti del possibile. Ai Giochi di Helsinki del 1952 vinse i titoli dei 5.000, 10.000 e della maratona, gara quest'ultima alla quale decise di competere all'ultimo momento e che disputava per la prima volta in carriera. Sono complessivamente 5 le sue medaglie, ma certamente l'Olimpo dei mezzofondisti gli appartiene di diritto. Se però parliamo di poliedricità, Mo Farah non ha alcuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo dopo i Mondiali, nonostante i 34 anni suonati. Ha già reso noto che si dedicherà alla maratona.