Il bellissimo Mondiale di Gianni Moscon è finito in modo particolarmente amaro. Non solo l’esito del finale di corsa, quando è stato staccato da Julian Alaphilippe con cui era al comando e poi raggiunto dal gruppo, ma anche un episodio che è emerso più tardi ha fatto archiviare in malo modo una giornata che poteva essere storica. Prima di andare all’attacco con Alaphilippe il corridore trentino era rimasto coinvolto in una caduta ad un paio di giri dal termine e per rientrare in gruppo è ricorso ad un aiuto illecito che ha portato alla sua squalifica.
Moscon, dal sogno alla squalifica
Il Mondiale di Gianni Moscon si è tinto di forti emozioni. Il giovane talento trentino era rimasto al coperto nelle fasi iniziali e centrali della corsa, attendendo le battute finali per entrare in azione. Il ragazzo della Sky è però caduto nel corso del penultimo giro, quando mancavano poco più di trenta chilometri al traguardo. Moscon si è così trovato attardato rispetto al gruppo in un frangente particolarmente critico, con la corsa ormai lanciata a ritmi altissimi. L’azzurro è riuscito a rientrare, ma per farlo è ricorso all’aiuto illecito dell’ammiraglia da cui si è fatto trainare e dare slancio. L’azione non è stata vista in diretta nelle riprese tv, ma l’episodio è emerso più tardi, quando la corsa era già terminata da tempo.
Il video del traino preso da Moscon è stato divulgato sui social network e la giuria ha così preso la decisione di squalificare il corridore trentino, arrivato al 29° posto dopo aver sognato l’impresa all’esordio nei Mondiali.
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— CyclingHub (@CyclingHubTV) 24 settembre 2017
Un Mondiale da campione
Nonostante la fine ingloriosa il Mondiale di Gianni Moscon ha confermato tutto il potenziale del giovane trentino. Dopo essere rientrato in gruppo Moscon è stato l’unico a riuscire a reagire all’attacco di Julian Alaphilippe sull’ultima salita. L’azzurro e il francese hanno subito collaborato ottimamente, prendendo una decina di secondi sul gruppo.
Gli ultimi chilometri però sono stati favorevoli agli inseguitori. Moscon ha faticato a reggere il ritmo di un Alaphilippe indiavolato, cedendo su un cambio di pendenza a 3 km dall’arrivo, ma anche il francese è stato raggiunto dal gruppo e la corsa si è risolta con una volta di una trentina di corridori che ha decretato il terzo titolo iridato di Peter Sagan. Moscon ha chiuso al 29° posto, in coda al gruppo, un risultato poi cancellato dalla squalifica, ma al termine di una prestazione che ha avvalorato la sensazione di poter trovare in lui quel campione da classiche che al ciclismo italiano manca da tempo.