Se Chris Froome non sarà sanzionato con una squalifica particolarmente pesante dopo la positività al salbutamolo, al Giro d'Italia 2018 vedremo per la prima volta l'atteso confronto con Tom Dumoulin. Il campione in carica, infatti, ha annunciato ufficialmente la sua presenza al Giro per difendere la maglia rosa conquistata lo scorso maggio. Il corridore olandese ha però voluto chiarire una sostanziale differenza tra la sua scelta di correre la corsa rosa e quella di Froome.

Dumoulin: "Attratto dal Giro"

Se durante la presentazione del percorso del Giro d'Italia non si era particolarmente sbilanciato, ora Tom Dumoulin ha confermato definitivamente la sua partecipazione.

Durante la presentazione del Team Sunweb, il corridore olandese ha spiegato quale programma di corse seguirà: la sua stagione sarà incentrata sul Giro, e dopo la corsa rosa deciderà se prendere parte anche al Tour de France oppure no.

La scelta di Dumoulin è stata dettata essenzialmente da un fattore tecnico: un grande specialista delle cronometro come lui, non poteva che scegliere di privilegiare la corsa con più chilometri da pedalare contro il tempo. "Sono attratto dal Giro d'Italia, mi piace la gente e l'atmosfera, ma la ragione principale della scelta è puramente razionale", ha spiegato Dumoulin al giornale olandese Telegraaf. "Ho più possibilità di vincere il Giro d'Italia rispetto a quante ne abbia di vincere il Tour de France", ha aggiunto il campione della Sunweb, che poi ha voluto sottolineare come lui, a differenza di Froome, non sia stato attirato dagli organizzatori con un ingaggio personale: "Non riceverò neanche un euro per partecipare".

Per convincere Froome a prendere parte alla corsa rosa, l'organizzazione del Giro ha stanziato una cifra che si aggira sui due milioni di euro, da dividere tra il campione britannico e la sua squadra, il Team Sky.

Ispirato da Landa

Tom Dumoulin ha parlato della possibilità di correre anche il Tour de France dopo aver dato l'assalto alla maglia rosa.

Il campione olandese ha dato una sua interessante versione sul tema dibattuto da sempre, relativo alla possibilità di vincere Giro e Tour uno dopo l'altro. Il ciclista dei Paesi Bassi ha spiegato di aver trovato una sorta di ispirazione in quanto fatto da Mikel Landa nella passata stagione: il corridore basco era stato tra i protagonisti del Giro, mentre non avrebbe dovuto correre il Tour.

A pochi giorni dal via della corsa francese, però, la Sky lo ha convocato a sorpresa, anche per l’assenza dell'infortunato Poels. Landa è stato poi fortissimo in montagna, finendo al quarto posto dopo aver fatto da gregario a Froome: "Ho notato il suo approccio - ha spiegato Dumoulin al Telegraaf - Penso che non sia impossibile combinare queste due corse, ma molti in passato hanno commesso l'errore di concentrarsi sia sul Giro che sul Tour fin dall'inizio della stagione. Penso, invece, che ci si debba concentrare solo sul Giro e solo dopo guardare oltre".

Subito dopo, il campione olandese, ha parlato delle opzioni previste dal suo programma di corse post-Giro: "Ho quattro possibilità: fare il Tour per la classifica, fare il Tour per le tappe, fare la Vuelta per aiutare Kelderman, o non fare nessun altro grande giro. Ma sceglieremo solo dopo il Giro d’Italia", ha concluso Dumoulin.