Senza andare a scomodare i grandi del “Ciclismo eroico”, come Girardengo, Binda, Coppi e Bartali, ma restando in un'epoca di ciclismo più “moderna”, può essere interessante fare qualche paragone tra i grandi campioni italiani che hanno saputo sia vincere la Milano- Sanremo che essere protagonisti nei grandi Giri nazionali, e il corridore in attività che negli ultimi anni è stato il migliore tra gli azzurri nelle grandi corse a tappe e sabato scorso è riuscito ad imporsi nella prima classica stagionale: Vincenzo Nibali.
Felice Gimondi
Gimondi è stato il nostro “numero uno” negli anni Sessanta e inizio Settanta, e avrebbe vinto molto di più se la sua carriera non si fosse collocata nell'epoca del “cannibale” Eddy Merckx, il corridore che nella storia ha vinto più di tutti in assoluto.
Tra l'altro, Merckx è stato uno dei primi a congratularsi con Nibali, al telefono, dopo la vittoria di sabato scorso, sottolineando come l'impresa del siciliano abbia avuto davvero il sapore di “impresa di altri tempi”. Dal punto di vista delle vittorie, Gimondi e Nibali un po' si assomigliano: entrambi hanno vinto tutte e tre le grandi corse a tappe, Giro, Tour e Vuelta, ed hanno saputo trionfare anche in diverse classiche. Il corridore bergamasco è anche riuscito a vincere un Campionato del Mondo, avendo la meglio nel finale su un gruppetto che conteneva proprio lo stesso Merckx; tra gli obiettivi stagionali di Vincenzo c'è appunto il Mondiale in Austria, su un tracciato particolarmente duro: ci auguriamo tutti che riesca ad aggiudicarsi la maglia iridata.
Francesco Moser
Il trentino è il corridore italiano che ha vinto più corse di tutti, in particolare moltissime classiche, tra cui la Milano-Sanremo nel 1984 ed un Campionato del Mondo. Moser è riuscito anche a vincere il Giro, corsa nella quale ha sempre rivestito un ruolo da protagonista, ed ha messo in difficoltà corridori più famosi ed esperti di lui quando, a inizio carriera, corse un Tour de France attaccando tutti i giorni.
Nel confronto, Nibali appare più corridore da corse a tappe, in quanto sebbene abbia appunto vinto delle classiche, la sua caratteristica principale resta la resistenza sulle lunghe distanze, che gli ha permesso di aggiudicarsi due Giri, un Tour e una Vuelta e inoltre di salire tante altre volte sul podio di queste competizioni.
Giuseppe Saronni
Il campione lombardo ha all'attivo due Giri, un Mondiale e parecchie classiche, tra le quali appunto la Sanremo nel 1983. Anche in questo caso, nonostante i Giri vinti e i piazzamenti alla “corsa rosa”, Nibali appare come uomo più da corse a tappe che Saronni. Il grande Beppe, però, aveva dalla sua una capacità di scattare in maniera fulminante, che gli ha permesso di aggiudicarsi tante competizioni in maniera molto spettacolare. Mentre Vincenzo si è aggiudicato un cinquantina di gare, sia Saronni che Moser sono nell'ordine delle duecento vittorie.
Gianni Bugno
L'ultimo italiano, prima di Nibali, ad aver vinto sia la Sanremo che il Giro, è stato Gianni Bugno, che mise a segno la storica doppietta nel 1990.
Il monzese è stato più volte protagonista al Tour, senza però riuscire a vincerlo, ma ha vinto il Mondiale per ben due volte. Insomma, un palmares di notevole ricchezza...
Vincenzo Nibali
Il siciliano, che in carriera ha già vinto parecchio, ha iniziato questa stagione alla grande. Ci auguriamo che possa proseguire così, sia nelle altre classiche, a incominciare dal Giro delle Fiandre (Bugno lo vinse nel 1994), proseguendo con il Tour, che ha già saputo vincere, e, perché no, terminando con il Mondiale, arrivando a vestire quella maglia iridata che è già stata indossata negli anni passati da Gimondi, Moser, Saronni e Bugno.