Niente da fare per Vincenzo Nibali alla Liegi Bastogne Liegi che ha consacrato l’ennesima giornata trionfale della Quickstep Floors. Il fuoriclasse siciliano è uscito di scena dalla corsa per il successo appena la situazione si è infiammata, mentre la Quickstep ha dato il via ad un’altra recita ad effetto. Lo squadrone belga ha liberato all’attacco Bob Jungels, lasciando il favorito Julian Alaphilippe in attesa delle mosse degli altri corridori. Valverde ha però offerto una prova un po’ sottotono e nessun altro è riuscito a mettere davvero in pericolo la marcia trionfale del corridore lussemburghese.

Liegi, Roche aux Facons decisiva

La Liegi si è corsa in una bella giornata di sole e con temperature piuttosto alte. La gara è andata via con un buon ritmo ma senza sussulti particolari, con una fuga di nove corridori che ha preso il largo nelle fasi iniziali. A comporla sono stati Florian Vachon (Fortuneo-Samsic), Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Loïc Vliegen (BMC), Anthony Perez (Cofidis), Mark Christian, Casper Pedersen (Aqua Blue Sport), Paul Ourselin (Direct Énergie), Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic) e Mathias Van Gompel (Sport Vlaanderen-Baloise).

Dopo aver doppiato il giro di boa di Bastogne il percorso ha cominciato a proporre la sua lunga sequenza di cote. Sia la fuga che il gruppo si sono assottigliati numericamente, con la classica selezione da dietro. La sorpresa delle fasi centrali è stata vedere la UAE Emirates in forze a guidare il plotone, nonostante i segnali poco confortanti avuti dalle ultime corse per la squadra di Saronni.

La corsa non si è accesa sulla Redoute, la salita simbolo della Liegi ma ormai posta in posizione marginale: davanti è rimasto da solo Baugnies, mentre il gruppo è passato senza scosse, ma con i favoriti schierati nelle prime posizioni. È stato come da previsioni sulla salita successiva, la Roche aux Facons, che si è determinata la selezione decisiva, con Baugnies che è stato raggiunto.

La Quickstep ha iniziato la sua strategia con un primo allungo preparatorio di Gilbert, poi è stato Bob Jungels a rompere decisamente il gruppo, con Nibali (Team Bahrein) e Matthews (Sunweb) subito irrimediabilmente staccati tra i favoriti della vigilia.

Jungels imprendibile

Davanti si è così formato un gruppetto ridotto ad una ventina di corridori, con Valverde (Movistar) rimasto isolato. La Quickstep ne ha approfittato per giocare la carta Jungels, lasciando Alaphilippe in attesa per il finale. Il movimento strategico della Quickstep ha messo in grande difficoltà gli avversari, perché Jungels ha subito guadagnato spazio aumentando l’andatura nel tratto intermedio tra i due strappi della Roche aux Facons, trovando un po’ di incertezza tra gli inseguitori.

Dopo lo scollinamento il lussemburghese ha macinato la veloce discesa e la pianura verso Liegi, arrivando con 50’’ di vantaggio ai piedi della cote de Saint Nicolas. Dopo qualche scatto ben rintuzzato da Alaphilippe, decisivo in questo ruolo, è stato Jelle Vanendert (Lotto Soudal) a fare la differenza in salita, mentre Valverde non è sembrato molto brillante. Anche Formolo (Bora), Pozzovivo e Gasparotto (Team Bahrein) hanno provato ad inserirsi nella mischia per riaprire la corsa, ma Jungels si è rivelato imprendibile.

L’azione di Vanendert ha avuto una netta flessione e il belga si è visto raggiungere e superare nell’ultimo chilometro da Woods (Education First) e Bardet (AG2R), usciti dal gruppetto dei migliori.

Tutto però solo per giocarsi le piazze sul podio ai lati di Bob Jungels, sicuro trionfatore della Liegi 2018 nel segno di una Quickstep monumentale.

Woods ha battuto Bardet per la seconda piazza, poi Alaphilippe ha completato il trionfo Quickstep superando i resti del gruppetto, con tanta Italia a seguire. Pozzovivo, Gasparotto e Formolo hanno chiuso dal quinto al settimo posto, una prova molto soddisfacente per tutti e tre.

Valverde è arrivato in coda al gruppetto, battuto nettamente quest’oggi, mentre Nibali ha concluso ad oltre tre minuti, al 32° posto.