Si ferma a quattro vittorie consecutive e cinque totali il conto di Alejandro Valverde alla Freccia Vallone. Il campione murciano, partito con i favori del pronostico, ha trovato sulla sua strada un Julian Alaphilippe brillantissimo a continuare la strepitosa primavera della Quickstep. La corsa è stata più intensa degli anni scorsi, con un ritmo molto alto e un bel tentativo in cui si è inserito anche Vincenzo Nibali, raggiunto ai piedi della scalata finale del Muro di Huy, tradizionale e suggestivo traguardo della Freccia.

Nibali prova da lontano

Anche se tutto si è deciso sulla scalata finale al Muro di Huy la Freccia Vallone ha offerto quest’anno più emozioni e più spunti senza dover attendere il testa a testa sulla rampa finale. All’inizio se ne è andato un gruppetto con Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), Romain Hardy (Fortuneo-Samsic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Patrick Muller (Vital Concept), Anthony Perez (Cofidis), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) e Antoine Warnier (VB Aqua Protect Veranclassic).

A circa 50 chilometri dall’arrivo la corsa si è infiammata con una serie di attacchi che hanno messo in difficoltà la Movistar di Valverde, punto di riferimento del gruppo. Sulla cote de Ereffe ha approfittato della bagarre anche Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), che si è lanciato all’offensiva insieme a Tanel Kangert (Astana), Jack Haig (Mitchelton) e Maximilian Schachmann (Quickstep).

Il quartetto è andato a raggiungere gli ultimi due reduci della fuga iniziale, Benedetti e Roux.

Alaphilippe vola sul Muro di Huy

L’azione dei sei al comando ha sfiorato il minuto di vantaggio dopo aver superato il secondo dei tre passaggi sul Muro di Huy. Valverde si è ritrovato con il solo Landa tra i suoi compagni rimasti in gruppo, con tutti gli altri già esausti e staccati.

A rimettere la situazione a favore del gruppo ci hanno pensato Lotto Soudal e Team Sky, che hanno dato una bella accelerata sulle ultime cote di Ereffe e Cherave. Nibali e compagni hanno così visto demolito in breve il vantaggio accumulato e il campione siciliano è anche rimasto sorpreso da un buco che si è creato nella fuga durante l’ultimo tratto di discesa.

Haig e Schachmann sono riusciti così a prendere il Muro di Huy con ancora una manciata di secondi di margine, mentre Nibali e Kangert sono stati raggiunti proprio all’imbocco dello strappo finale. La Lotto Soudal ha ancora guidato le operazioni con Vanendert e Wellens, con Alaphilippe e Valverde appena dietro, pronti in rampa di lancio.

La resistenza di Schachmann è stata sorprendente: il tedesco della Quickstep è stato raggiunto solo nella parte finale del terribile muro, e subito il suo caposquadra Alaphilippe ha lanciato il suo affondo.

Valverde non ha trovato lo spunto delle scorse stagioni e non è riuscito a ribattere al giovane francese che è andato a vincere con grande margine. Terzo posto per Vanendert, poi Kreuziger e Matthews, sempre più a suo agio in salita. Primo italiano è stato Ulissi, solo 14°.