È l’ultima fermata per la campagna di classiche primaverili. La Liegi Bastogne Liegi è la più antica delle corse monumento, e per questo è soprannominata la Doyenne, la Decana. L’edizione numero 104 della classica belga è in programma domani, domenica 22 aprile, su un percorso ormai consolidato che presenta il solito su e giù tra le cote delle Ardenne. Vincenzo Nibali si presenta al via tra i grandi favoriti, anche se la Freccia Vallone di mercoledì ha lanciato un Julian Alaphilippe in straordinaria forma e sorretto da una squadra che non sta sbagliando un colpo.

L’altro punto di riferimento sarà Alejandro Valverde, l’uomo della Liegi con le sue quattro vittorie già in bacheca.

Liegi, andata e ritorno

Il percorso della Liegi Bastogne Liegi si snoda tra le colline delle Ardenne. Qui a punteggiare il tracciato non sono muri e pavè come nelle classiche fiamminghe, ma le tipiche cote della Vallonia. Si tratta di salite un po’ più lunghe, anche fino a 3 o 4 chilometri, dalle pendenze massime accentuate e tutte asfaltate. Altra caratteristica di questo territorio è che anche quando non si affrontano delle cote non c’è vera pianura ma un quasi ininterrotto saliscendi.

Il percorso è di 258 km, suddiviso tra una prima parte che scende da Liegi a Bastogne e una seconda che fa il percorso inverso passando da altri paesi e altre strade. Il viaggio di andata verso Bastogne è la parte più facile: sono circa 90 km di saliscendi ma con una sola cote. Il ritorno verso Liegi è segnato invece dalla bellezza di dieci cote.

Molto suggestivo è il passaggio dalla cote de Saint Roch, la prima del viaggio di ritorno a Liegi, ma è molto più avanti che solitamente la corsa si scalda davvero.

Il punto simbolo della Liegi è la Redoute, una rampa di un paio di chilometri con pendenze fino sul 20%. Una volta era il punto chiave della corsa, ma con l’inserimento di altre salite più vicine al traguardo la Redoute non è mai stata decisiva nelle ultime edizioni.

Il passaggio chiave è ora la Roche aux Facons, a circa 20 km dall’arrivo. E’ una salita in due tronconi spezzati da un breve piano, e qui avviene spesso la selezione decisiva. La corsa si restringe a pochi corridori dopo questa cote, che si giocano la vittoria sul Saint Nicolas, una rampa di circa un chilometro all’ingresso di Liegi e poi ancora nelle ultime centinaia di metri in salita verso il traguardo di Ans.

L’occasione di Nibali

Il pronostico della vigilia vede tre grandi favoriti sopra a tutti gli altri.

Il primo non può che essere Alejandro Valverde, già quattro volte trionfatore a Liegi. Un nuovo successo gli permetterebbe di raggiungere Merckx tra i plurivittoriosi di sempre in questa classica. Altro nome in prima fila è quello di Julian Alaphilippe, il giovane francese vincitore alla Freccia Vallone e che ha probabilmente la squadra più forte. Nella Quickstep spicca infatti la presenza di Philippe Gilbert, oltre a quella di Jungels. Il terzo nome è quello di Vincenzo Nibali, che la Liegi l’ha sfiorata sei anni fa ed ora ha la grande occasione al culmine di una primavera in cui è stato grande protagonista ovunque. Anche Nibali avrà un’ottima squadra, con Gasparotto, i fratelli Izagirre e Pozzovivo.

Non mancano comunque le alternative e gli outsider. Tra i più pericolosi segnaliamo Fuglsang, alla guida di un’Astana che conta anche su Valgren e che nelle ultime settimane sta volando. Attenzione poi a Michael Matthews (Sunweb), mai così forte in salita: se riuscisse a superare senza troppi danni il Saint Nicolas allora l’australiano sarebbe un cliente scomodissimo. Altri nomi interessanti sono quelli di Kreuziger (Mitchelton), Bardet (AG2R) e Teuns (BMC). Molto forte si preannuncia il tridente della Lotto Soudal composto da Wellens, Vanendert e Benoot, mentre appaiono in calo gli Sky guidati da Kwiatkowski, Poels e Henao, così come gli UAE Emirates con Daniel Martin, Rui Costa e Ulissi.

La Liegi Bastogne Liegi sarà trasmessa in diretta tv domenica 22 aprile a partire dalle ore 14 su Eurosport 1 e Rai Sport, in streaming sul servizio Eurosport Player e sul sito rai.it.