Sembrava una tappa senza particolari insidie la numero tre del Tour of The Alps, con le salite lunghe ma pedalabili di Mendola e Palade. Invece i corridori l'hanno affrontata in maniera quanto mai battagliera ed intensa, soprattutto grazie ad un coraggioso attacco di Pinot e Pozzovivo. Froome e gli altri uomini di classifica hanno parato il colpo nei chilometri finali, con il successo che è andato all'australiano Ben O'Connor della Dimension Data. La maglia di leader è invece passata a Thibaut Pinot, anche grazie alla caduta di Sosa che è arrivato in grande ritardo.

La Mendola accende la corsa

Sono state tre ore e mezzo senza pause quelle della terza tappa del tour of the alps. Il percorso prevedeva il passo della Mendola e quello delle Palade, salite dalle pendenze non particolarmente severe. Ma al contrario del tracciato di ieri con l'arrivo secco a Pampeago, questo percorso ha ispirato un approccio più movimentato e battagliato. Nelle fasi iniziali se ne sono andati Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale), Manuel Senni (Bardiani-CSF), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida) e Stephan Rabistch (Felbermayr-Simplon), un quartetto di ottima qualità che ha raggiunto 3 - 4 minuti di vantaggio.

La corsa è poi esplosa sul passo della Mendola per un improvviso e coraggioso attacco di Thibaut Pinot (Groupama FDJ), Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e Ben O'Connor (Dimension Data). Il gruppo è stato così costretto ad accelerare l’andatura, e pur senza pendenze importanti la corsa è diventata molto tirata ed impegnativa.

La Astana ha tirato a lungo, dimostrandosi anche più forte del Team Sky di Froome in salita. Lopez (Astana) e lo stesso Froome hanno tentato anche un paio di sortite, sia sulla Mendola che sul successivo passo delle Palade, ma le scarse pendenze hanno consigliato loro un più proficuo lavoro di squadra.

Sosa, addio classifica

Pinot, Pozzovivo e O’Connor hanno continuato la loro bella azione sul passo delle Palade, andando via via a staccare tutti i reduci della fuga iniziale. Il forcing di Elissonde e poi un allungo di Froome hanno però fatto scendere rapidamente il vantaggio nella parte finale della salita, con il campione della Sky che ha poi forzato ancora nella discesa. In questo frangenti è finito a terra il capoclassifica Ivan Ramiro Sosa (Androni), che è riuscito a ripartire ma ha dovuto dire addio ai piani alti della generale.

Froome è riuscito a rientrare su Pinot, Pozzovivo e O’Connor ormai nel finale della discesa verso Merano, trascinandosi dietro anche gli altri uomini di classifica, tra cui Lopez e Aru. La Astana, presente anche con Luis Leon Sanchez, ha provato a fare tripletta di tappe, ma si è fatta sfuggire O’Connor, davvero tempista e forte nel partire a circa 6 chilometri dall’arrivo. L’australiano, che si sta rivelando molto più competitivo del suo capitano Meintjes, è andato a vincere a Merano, con Pinot che ha raccolto un importante secondo posto davanti a Pozzovivo, con abbuoni allegati.

In classifica Thibaut Pinot è così passato al comando con 15’’ su Pozzovivo e Lopez, 16’’ su Froome e 50’’ su Aru.