Mancano ormai pochissimi giorni alla partenza del Giro d'Italia, edizione 2018, obiettivo primario della stagione del Campione Italiano in carica, fabio aru.

I progetti di Aru

Il “Cavaliere dei Quattro Mori”, che aveva dovuto saltare il Giro l'anno scorso a causa di un infortunio, quest'anno ha puntato tutte le sue carte proprio sulla corsa rosa, impostando la propria preparazione stagionale in modo tale da giungere all'appuntamento della grande corsa a tappe nazionale al massimo della condizione. Aru quest'anno vuole vincere e non accontentarsi di un piazzamento, con lo scopo di fare un balzo in avanti, impreziosendo il proprio palmares, che al momento vanta le vittorie in una Vuelta (2015) e in un Campionato Italiano (2017).

Il corridore sardo confida molto nelle proprie doti di scalatore, in un Giro d'Italia dal tracciato davvero impegnativo, ricco di salite e quindi di occasioni per attaccare e provare a mettere in difficoltà corridori sulla carta più “completi”, quali Chris Froome e Tom Dumoulin. Le numerose tappe di montagna, terreno ideale per Aru, potranno fornire al corridore sardo delle opportunità non solo per guadagnare terreno, ma anche per dare spettacolo, facendo divertire ed entusiasmare i tanti tifosi italiani che seguiranno la corsa. Il nostro campione ha inoltre grande fiducia nella propria squadra, la UAE Team Emirates, che schiererà in particolare Atapuma, corridore che potrà rivelarsi molto prezioso per il proprio capitano in particolare nei tapponi di montagna, e Valerio Conti, che a detta dello stesso Aru, nonostante abbia disputato finora poche gare in questa stagione, sta pian piano trovando la giusta condizione.

Gli avversari

Fabio Aru ha espresso parole di rispetto per tutti quelli che sono considerati suoi avversari per la classifica generale del Giro; in particolare ha segnalato la buona condizione che in gara hanno dimostrato di avere Thibaut Pinot, Domenico Pozzovivo e Miguel Angel Lopez. Chris Froome gli è invece apparso meno brillante degli altri, ma Fabio è ben consapevole della pericolosità del britannico, già vincitore di quattro Tour e di una Vuelta, in una grande corsa a tappe. L'altro avversario considerato come principale antagonista è l'olandese Tom Dumoulin, che conquistò la maglia rosa finale nella scorsa stagione. Ad ogni modo, il nostro Aru ha ben precisato di avere rispetto per tutti, ma paura di nessuno.