Quattro anni dopo lo spettacolare trionfo dell'edizione 2014, Vincenzo Nibali è pronto a tornare in piena corsa per la maglia gialla del Tour de France. Il fuoriclasse del Team Bahrain-Merida ha ripreso oggi a correre con l'inizio del Giro del Delfinato, la gara che lo aiuterà a rifinire la sua condizione.

Nibali avrà una settimana di corsa, durante la quale sarà anche chiamato ad affrontare quattro tappe di montagna molto dure, per progredire e ritrovare il ritmo giusto di pedalata. Il suo preparatore, Paolo Slongo, ha fatto capire che il vincitore della Sanremo è sulla buona strada in vista del Tour, ma che dovrà ancora lavorare su alcuni particolari che potranno fare la differenza.

Ciclismo, a Nibali manca ancora qualcosa

Messa alle spalle una primavera di classiche che ha regalato la perla della Milano-Sanremo, ma anche la delusione della Liegi, Vincenzo Nibali è pronto ad iniziare la vera rincorsa al Tour de France, punto cardine della sua stagione.

Il capitano del Team Bahrain-Merida ha trascorso un periodo di allenamenti in altura sul Teide, ed è rientrato oggi in corsa nel cronoprologo del Giro del Delfinato. Anche prima di vederlo in gara al confronto con gli avversari, il suo preparatore Paolo Slongo ha già ben chiaro il punto in cui si trova Nibali, e quello che manca sulla strada che porta al Tour de France.

Slongo ha individuato due punti deboli su cui lavorare e migliorare per essere al Tour al 100% della condizione, e per poter competere per la maglia gialla.

Il preparatore del Team Bahrain ha dichiarato alla "Gazzetta dello Sport" che il campione siciliano deve guadagnare 10 watt in soglia, e contemporaneamente perdere circa un chilo rispetto al peso attuale. "Ci manca ancora qualcosa, i fuori giri li paghiamo, ma la cosa è sotto controllo. Bisogna limare un chiletto", ha spiegato Slongo, aggiungendo che, mancando ancora un mese al via del Tour de France, c'è tutto il tempo per migliorare.

Un buon ritorno

Il primo passo verso il Tour de France è stato fatto oggi con il rientro in corsa al Giro del Delfinato. Il cronoprologo inaugurale non era certo il banco di prova più attendibile per misurare il livello di prestazione di un campione che punta alla maglia gialla del Tour, e che rientrava dopo quaranta giorni di pausa.

Nibali ha ricavato delle buone sensazioni dai poco più di 6 chilometri di Valence, una prova adatta soprattutto a corridori con più spiccate doti di esplosività. Il capitano del Team Bahrain ha chiuso a 24" dal vincitore Michal Kwiatkowski, che ha preceduto Van Emden e Moscon. "Durante il ritiro abbiamo lavorato sulla resistenza, ed ora ho bisogno di ritrovare il ritmo di gara", ha dichiarato il campione messinese al sito ufficiale della sua squadra. "Il tempo non è male rispetto ad altri corridori che sono qui al Delfinato e poi saranno al via del Tour de France", ha aggiunto il fuoriclasse siciliano.

Nibali ha chiuso con un secondo di ritardo rispetto a Bardet, e cinque secondi di vantaggio su Daniel Martin, due dei principali avversari presenti al Delfinato.