Tra i due attuali re dei pesi massimi, Deontay Wilder è certamente il 'cattivo' nell'immaginario collettivo. A lui non dispiace, anzi si sforza di alimentare questa fama con dichiarazioni poco politicamente corrette. Come quando ha annunciato che, se si fosse trovato di fronte Mike Tyson all'apice della carriera lo avrebbe massacrato sul ring, oppure quando ha detto che non gli sarebbe dispiaciuto avere un 'cadavere' nel suo record, tradotto in altri termini non gli sarebbe dispiaciuto uccidere un uomo sul ring. Alla fine i giornalisti sanno che con il campione mondiale WBC c'è sempre qualcosa di clamoroso da scrivere e dunque lo intervistano spesso e volentieri.

La sua ultima trovata è alquanto originale e, se Wilder passasse dalle parole ai fatti, sarebbe quasi storica. Invero difficile, infatti, ipotizzare un peso massimo intenzionato a scendere di peso e di categoria. Solitamente viene realizzato il percorso inverso.

Wilder: 'Vorrei fare qualcosa che nessun peso massimo ha mai fatto'

La sua 'pazza idea', Wilder la espone in un video pubblicato sui social media. Ovviamente il suo principale obiettivo rimane quello di unificare il titolo dei pesi massimi, ma per farlo deve prima affrontare e battere Anthony Joshua che detiene i titoli Super WBA, IBF, IBO e WBO. “Dopo aver unificato la divisione dei pesi massimi – ha detto – mi piacerebbe passare ai 'cruiser' (massimi leggeri) e fare lo stesso con quella divisione.

Lo voglio fare solo per il gusto di farlo, perché è qualcosa che nessun peso massimo ha mai fatto, scendere di peso e vincere un titolo”.

In realtà ciò che vuole realizzare Wilder è accaduto oltre cento anni fa

Solitamente accade il contrario e nella storia della boxe ci sono stati campioni dei mediomassimi (la categoria dei massimi leggeri nasce nei primi anni '80, ndr) che hanno tentato la scalata al titolo dei massimi.

Archie Moore ebbe due chances, nel 1955 e 1956, ma venne sconfitto rispettivamente da Rocky Marciano e Floyd Patterson. Quest'ultimo aveva iniziato la sua carriera tra i mediomassimi e lo stesso aveva fatto qualche anno prima il 'Cobra di Cincinnati', Ezzard Charles. Il primo campione dei mediomassimi a conquistare il titolo dei massimi fu Michael Spinks che nel 1985 sconfisse ai punti Larry Holmes.

Da quando è stata costituita la categoria dei massimi leggeri, invece, il primo a riuscire nell'impresa fu Evander Holyfield che nel 1990 sconfisse il 'giustiziere' di Mike Tyson, James Buster Douglas. C'è un solo pugile nella storia che, dopo aver detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi, è stato successivamente campione dei mediomassimi e, dunque, è sceso di peso, ma bisogna riportare indietro la macchina del tempo fino ai primi del '900 quando Bob Fitzsimmons, già campione del massimi dal 1897 al 1899, conquistò la cintura nella categoria inferiore battendo George Gardiner: era il 25 novembre del 1903.

Wilder vs Joshua: ultimatum di Eddie Hearn

Tornando ai giorni nostri, entro le prossime settimane si dovrebbe conoscere l'immediato futuro tanto di Deontay Wilder quanto di Anthony Joshua che tutti gli appassionati di boxe vorrebbero vedere sullo stesso ring per decretare un nuovo campione indiscusso dei pesi massimi.

Secondo quanto dichiarato da Eddie Hearn, promoter di Joshua, a Sky Sports, ci sarebbe stato da parte sua una sorta di ultimatum allo staff del rivale. Hearn ha reso noto di aver alzato ulteriormente l'offerta, ma pretende una risposta a breve. In caso contrario, Joshua potrebbe affrontare Alexander Povetkin, sfidante ufficiale WBA. Wilder continua a sostenere, lo ha fatto anche di recente a Fight Hub TV, la sua certezza che il combattimento si disputerà a settembre nel Regno Unito o a novembre negli Stati Uniti. “Joshua vuole combattere – ha detto il campione WBC – ma penso che il suo team non voglia il combattimento perché hanno paura di perdere il loro investimento. Se Joshua combatte contro di me, il loro investimento andrà via e loro lo sanno”. L'impressione è che entrambi i pugili siano desiderosi di affrontarsi, ma da parte dei rispettivi staff c'è parecchia prudenza: è un rischio per entrambi.