Il Giro del Delfinato ha già chiuso il conto con le tappe più favorevoli ai corridori veloci. Sul traguardo di Belleville en Beaujolais è stato il tedesco Pascal Ackermann a timbrare con un successo la seconda tappa della corsa francese. Il giovane sprinter della Bora ha superato le difficoltà altimetriche proposte dal percorso, a differenza di Bryan Coquard, ed ha battuto nettamente in volata Boasson Hagen e Impey. Il finale è stato segnato anche dalla caduta della maglia gialla Michal Kwiatkowski: il polacco è comunque riuscito a riprendere e a concludere la corsa.

Giro del Delfinato, l’ultima per i velocisti

La seconda tappa del Giro del Delfinato era l’ultima occasione favorevole ai corridori veloci prima di una seconda parte di corsa che darà spazio ad una cronosquadre e a quattro frazioni di montagna. Anche oggi però non si è trattato di una facile tappa di pianura, ma di un percorso ondulato con ben 5 Gpm di 3° e 4° categoria.

Nelle fasi iniziali se ne sono andati all’attacco in tre: Pierre Luc Perichon (Fortuneo), Nikita Stalnov (Astana), Frederik Backaert (Wanty) e Antoine Duchesne (Groupama).

La Sky ha guidato a lungo il gruppo, ma anche altre squadre interessate più al risultato di giornata si sono fatte vedere davanti, come la Mitchelton o la Lotto Soudal. L’ultima salita ad una trentina di chilometri dall’arrivo ha messo alle corde il velocista più atteso, Bryan Coquard (Vital Concept). Il francese ha inseguito per un po’ con i compagni, poi è rimasto da solo ed ha dovuto desistere abbandonando così il sogno di giocarsi una tappa in questo Delfinato che non lascerà più spazio ai velocisti.

Stalnov vicino all’impresa

Nel finale Nikita Stalnov ha sfiorato la clamorosa impresa di concretizzare la fuga.

Il gruppo è sembrato essere sempre in controllo, ma il corridore kazako è riuscito a sbarazzarsi dei compagni d’avventura e a dare una bella accelerata all’azione, mantenendo l’andatura sempre sui 50 all’ora. L’assenza di grandi velocisti ha un po’ rallentato le operazioni in gruppo. La Mitchelton poi ha fatto la parte più grossa del lavoro, rimettendo Stalnov nel mirino: il kazako si è dovuto arrendere ormai dentro l’ultimo chilometro.

La volata è stata senza treni, con Naesen (AG2R) che si è lanciato davanti, subito passato da Boasson Hagen (Dimension Data). Ma dalle spalle del norvegese è uscito con grande potenza Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) che ha dimostrato uno spunto decisamente superiore.

Il 24enne tedesco è andato a vincere su Boasson Hagen e Impey (Mitchelton).

Nel finale purtroppo si è verificata anche una brutta caduta della maglia gialla Michal Kwiatkowski: il polacco della Sky è finito a terra affrontando una rotonda ed è sembrato molto dolorante ad una spalla. L’ex iridato è poi riuscito a concludere la tappa in sella alla sua bici, pedalando con una certa disinvoltura, anche se le sue condizioni saranno da verificare. Intanto grazie all’abbuono per il terzo posto Impey ha conquistato la maglia gialla con 2’’ su Kwiatkowski, che pur essendo caduto ha potuto beneficiare della neutralizzazione del tempo prevista negli ultimi tre chilometri.