Il driver russo Aleksey Lukyanuk si è aggiudicato l'edizione del rally di Roma Capitale 2018, che si è conclusa dopo tre giornate il 22 luglio. Alla fine della seconda giornata di gara, dopo la super stage di Pico, partita con un ritardo di un’ora e diciotto minuti rispetto all’orario del programma e vinta da Magalhaes, in testa alla generale c’era già Lukyanuk, in posizione d’onore Basso a 15”8, poi Kreim a 40”4, Grzyb a 41”8, Andreucci a 48”0, Magalhaes a 1’11”9, Nordgren a 1’25”7 e Ingram a 2’06”5. Nell’ultima frazione di gara, quella odierna, i primi dieci piloti prioritari Fia della classifica generale sono partiti ad ordine inverso rispetto a questa classifica.
Inoltre, sono rientrati in gara i concorrenti costretti al ritiro ieri, che usufruiscono della formula del “rally-2”. Essendo una gara Fia si applicano le penalità previste per le gare dell’Europeo. Quindi, Simone Campedelli rientra con 17’ di penalità: 7’ per la PS7 e 10 per la super stage non disputata.
Annullata la 'PS9 Rocca di Cave'
Il tempo è magnifico. Regna il sole. Fa caldo. Sembrano esserci tutti gli ingredienti. C’è anche tanto pubblico. Le caratteristiche del tracciato sono completamente diverse da quelle di ieri. Le vetture “morderanno” asfalti lisci e veloci, decisamente meno sporchi per via dei minori tagli richiesti. E invece, nulla. Non si corre. La “PS9 Rocca di Cave”, più di ventotto chilometri per fare la differenza in classifica, viene percorsa in trasferimento.
Annullata. La “PS10 Monastero” prende il via con venti minuti di ritardo. Vince Basso con 7’26”1.
Secondo è Gryazin a 0”2, terzo Campedelli a 3”4, quarto Andreucci a 5”0, sesto Scattolon a 5”1. Seguono Grzyb, Ingram, Magalhaes, Pollara e Nordgren. In testa alla generale c’è sempre Lukyanuk (che a fine di questa prova arriva undicesimo), seguito da Basso, Grzyb e Andreucci.
Basso, la spina nel fianco
Le vetture arrivano al via della “PS11 Guarcino”, con i nuovi ritardi che iniziano ad accavallarsi di nuovo. Miglior tempo di Lukyanuk in 6'37”5. Segue Basso a 1”2, Campedelli a 2”3, Gryazin a 3”5 e Grzyb a 3”6. Poi c’è il campione italiano in carica “Ucci”, la pattuglia che comprende Scattolon, Pollara, Crugnola e Magalhaes.
Per abbattere il ritardo, che altrimenti rischia di lievitare come il giorno prima, si opta per limitare il riordino a Fiuggi a soli tre minuti, recuperando così ventisette minuti di ritardo accumulato. Intanto, dopo undici prove speciali disputate, la classifica generale recita: primo Lukyanuk, secondo Basso a 7”5, terzo Grzyba 42”1. Seguono Andreucci a 48”0, Kreim a 53”5, Magalhaes a 1’16”7, Nordgren a 1’33”4, Ingram a 2’21”3, Scattolon a 2’23”2 e Rusce a 2’23”4. La “PS12 Rocca di Cave”, che doveva essere la ripetizione della prima prova della giornata, che è stata annullata, parte regolarmente.
Che botta Andreucci
Si ferma in trasferimento Tommaso Ciuffi con problemi meccanici alla sua vettura.
Ahlin continua a fare test di assetto. Nordgren si gira e perde tempo prezioso. Il più veloce questa volta è niente di meno che Campedelli. Il suo tempone di 17'27”4 è indiscutibile. Stacca di 5”9 Gryazin, di 6”6 Basso, di 7”4 Lukyanuk e di 15”0 Ingram. Andreucci è sesto, davanti a Kreim e al trittico composto da Magalhaes, Grzyb e Habaj. Appena fuori dalla top ten c’è Scattolon. Sulla “PS13 Monastero”, Andreucci picchia. La vettura ostruisce la strada e le partenze vengono fermate. Si riparte dopo che il carro recupera l’auto. La prova è condizionata dai tempi imposti. Il migliore è Ingram con 7'25”9, seguito da Lukyanuk a 0”8. Campedelli è terzo a 1”. Seguono Pollara, Magalhaes e Gryazin, Scattolon e Ahlin, Avcioglu e Yates.
Basso non conclude a causa dell’incidente di “Ucci”.
Ad un passo dal successo
È la volta della “PS14 Guarcino”. Sono ventidue i minuti di ritardo accumulati fino ad ora. Primo è Lukyanuk, che chiude in 6’35”2, secondo è Basso a 1”2, seguito a brevissima distanza da Campedelli a 1”3, Ingram a 2”8 e Pollara 4”0. Dopo la PS14 viene attributo a Basso, che non ha concluso la PS13 a causa dell'incidente occorso a Paolo Andreucci, il tempo di Chris Ingram, che è di 7’25”9 ed è il miglior tempo della PS. L’uscita di strada di Florian Bernardi, con la Renault Clio, causa la sospensione delle partenze. Ma ormai siamo agli sgoccioli. A questo punto, facendo un riepilogo ad una prova dal termine, Lukyanuk è in testa con 1.47’21”0 e Basso è staccato di 7”1, mentre Grzyb è a 1’02”6, Kreim a 1’14”5, e Magalhaes a 1’38”4.
Completano la top ten Ingram a 2’30”9, Nordgren a 2’33”9, Scattolon a 2’54”7, Rusce a 3’05”6 e Ahlin a 3’15”7. Il riordino di Fiuggi non riesce a ricompattare il ritardo accumulato. Ahlin esce dal riordino di Fiuggi alle 17.06, che costa un ritardo di ventitré minuti alla gara e, di conseguenza, all'ultima speciale, la “PS15 Lido di Ostia”. Al Lido di Ostia, sul lungomare, il pubblico è assiepato lungo il tracciato di 650 metri. Si attende il nome del vincitore.
Lukyanuk brinda al successo
I rally, si sa, si concludono solo sulla pedana di partenza. Fino ad allora può succedere di tutto. E questo Rally di Roma Capitale, nel bene e nel male, di emozioni ne ha regalate, a prescindere dai ritardi.
La PS doveva partire alle 19.18, poi alle 19.41, invece prende il via alle 20.17. Il primo ad entrare in speciale è Ahlin, che impiega 43”8 per percorrere il percorso realizzato dagli organizzatori per chiudere il rally. Fa bene Rusce, ma Nordgreen fa meglio anche di Ahlin e stacca un 43”3. Basso sigla un 42”9, ma poi Campedelli lo supera con 42”2 e si aggiudica la PS. Però, Lukyanuk conclude la sua prova in 42”5 e con Arnautov conquista la vittoria finale del rally. Basso sale in piazza d’onore, staccato di 7”5. Terzo è Grzyb a 1’04”2. Appena fuori dal podio c’è Kreim a 1’16”5 e primo dell’Under 28 dell’Erc. Quinto si piazza Magalhaes a 1’41”2, che regola Ingram a 2’32”2, Nordgren a 2’34”7 e Scattolon a 2’56”8.
A chiudere la classifica dei migliori dieci assoluti sono Rusce a 3’08”4 dal vertice e Ahlina 3’17”0. Scattolon, Nobili e la Fabia R5 della PA Racing vincono la classifica di gara del Campionato Italiano Rally.