Filippo Pozzato è ormai quasi un ex corridore. Il campione vicentino non vince una corsa da ormai cinque anni e in questa stagione ha partecipato per lo più a gare di secondo, se non terzo, livello, senza peraltro raggiungere nessun risultato apprezzabile. Le parole di Pozzato confermano che ormai la sua lunga carriera, impreziosita dalla vittoria alla Milano Sanremo del 2006, sta andando in archivio. L’ex Campione d’Italia ha rilasciato un’intervista al giornale belga La DH, in cui ha parlato anche del momento del Ciclismo italiano esprimendo un po’ di scetticismo sulle possibilità di Gianni Moscon.

Pozzato: ‘Tanti problemi con la squadra’

Nell’intervista a La DH Pozzato non ha nascosto di aver passato dei momenti tesi con la sua squadra, la Wilier Triestina, a cui è legato da tre anni, un periodo nel quale non ha marcato nessun risultato davvero significativo.

“Non mi sono davvero divertito negli ultimi anni, ho avuto tanti problemi con la squadra. Quando non puoi giocare un ruolo in una gara perché il collettivo non è abbastanza forte è difficile mantenere la motivazione” ha raccontato il corridore vicentino scaricando di fatto al team le responsabilità dello scarso rendimento.

“Le gambe sono ancora buone, ma la testa non le segue davvero, non riesco più a prendere rischi ed è difficile vincere in queste condizioni. Dopo i 30 anni è stata sicuramente la passione a farmi andare avanti” ha aggiunto Pozzato.

‘Abbiamo alcuni buoni corridori’

Molto interessante è la parte dell’intervista in cui Pozzato ha parlato del momento del ciclismo italiano, esprimendo un po’ di scetticismo sulle possibilità di vincere delle grandi classiche per quelli che attualmente sono i nostri migliori interpreti.

“Abbiamo alcuni buoni corridori per le classiche come Viviani, Trentin e Colbrelli. Ma ottenere grandi vittorie è complicato, con la globalizzazione la situazione ora è diversa” ha spiegato il corridore vicentino, che ha espresso un giudizio non così entusiasta neanche per Gianni Moscon, reduce dal quinto posto ai Mondiali ad appena 24 anni e considerato da molti la grande speranza del ciclismo italiano.

“Moscon è un grande corridore, è bravo, ma in giro ce ne sono migliori di lui in tutte le aree” ha analizzato Pozzato alludendo al fatto che il trentino è un corridore completo ma che non primeggia né in salita né sul passo e tantomeno in volata. “Sarà difficile per lui vincere una grande gara perché non è abbastanza forte allo sprint” ha aggiunto l’ex tricolore, che però si è schierato a difesa di Moscon per il discusso episodio del Tour de France, quando fu espulso per il presunto colpo verso Elie Gesbert.

“E’ una brava persona, mi piace molto. Non ha avuto molta fortuna, perché quello che ha fatto lui al Tour lo hanno già fatto anche tutti gli altri, ma non appena commette un errore la televisione lo riprende” ha spiegato Pozzato.