A due giorni dagli attesissimi Mondiali di Innsbruck riservati ai professionisti il clima nella nazionale azzurra appare più sereno e speranzoso. Il ritiro di Torbole ha dato dei buoni riscontri sul piano atletico, con Vincenzo Nibali in crescita, Gianni Moscon sempre molto forte ed anche un Domenico Pozzovivo che viene annunciato in splendida forma. Il motivo di maggior fiducia è però l’armonia che ora regna nel clan azzurro: i giorni di ritiro sembrano aver sciolto gli attriti che in passato c’erano stati tra Moscon e Nibali, i due corridori più attesi della nostra nazionale che ora sono pronti a collaborare senza problemi.

Nibali: ‘Conoscevo poco Moscon’

Tra Nibali e Moscon non c’era grande simpatia, come dimostrato da alcuni episodi del recente passato. Basta andare indietro allo scorso giugno, ai Campionati nazionali, quando il trentino aveva corso a uomo sul fuoriclasse siciliano quasi come se volesse farlo perdere.

Nel ritiro di Torbole i due hanno avuto modo di passare un po’ di tempo insieme, e Moscon ha fatto scivolare via quella nomea di arrogante e presuntuoso attaccata addosso ad un po’ tutti i corridori della Sky. “Moscon lo conoscevo poco e mi ero fatto un’idea un po’ sbagliata” ha ammesso Nibali parlando alla Gazzetta dello Sport.

Il clima di maggior serenità e collaborazione è fondamentale, anche perché rispetto ai piani originali di qualche mese fa la situazione è molto cambiata nella nazionale azzurra e non c’è più un leader unico e incontrastato, Nibali stesso, per il quale tutti gli altri sono chiamati a sacrificarsi a prescindere.

Le difficoltà del campione siciliano hanno rimescolato le carte e per cercare di ottenere il miglior risultato possibile il Ct Cassani dovrà cercare di far collaborare al meglio i propri corridori, a partire proprio da Moscon e Nibali.

‘Una corsa verso l’ignoto’

Lo stesso Nibali ha dovuto ammettere che nonostante i progressi fatti non ha certezze su quale potrà essere il suo rendimento nell’attesa corsa dei Mondiali di Ciclismo di Innsbruck di domenica prossima.

“Non sto male, ma corro al buio, un po’ verso l’ignoto” ha dichiarato il vincitore della Sanremo.

I corridori della nazionale azzurra sono rimasti a Torbole fino a ieri, giovedì 27, per poi trasferirsi nel pomeriggio a Innsbruck. Oggi il Ct Cassani ha portato gli azzurri a effettuare una ricognizione sul percorso, e soprattutto sull’ultima, temutissima salita. Domani sarà la giornata di vigilia, con un’ultima rifinitura, quindi domenica finalmente si andrà a caccia della maglia iridata.