Abu Dhabi, tempo di saluti e di sguardi rivolti al futuro. L'ultimo Gran Premio della stagione 2018 di Formula 1 ha ben poco da dire, con Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno già conquistato per l'ennesima volta titolo piloti e costruttori. E così, inevitabilmente, gran parte dei protagonisti e dei team della massima disciplina motoristica dimostrano di essere già concentrati sul lavoro da fare durante la lunga inattività invernale, in attesa che ci si torni a sfidare ruota contro ruota lungo i tracciati di tutto il mondo per raggiungere i rispettivi obiettivi.

Se Hamilton il prossimo anno proverà a puntellare il suo posto nell'Olimpo della Formula 1 andando all'attacco del sesto titolo mondiale, la Red Bull (che si appresta a salutare la Renault) proverà a mettere a disposizione del suo "gioiellino" Max Verstappen una monoposto competitiva che gli consenta di laurearsi campione del mondo ad appena 22 anni, mentre Daniel Ricciardo cercherà di vincere la sua personale e tortuosa scommessa di garantire un ulteriore salto di qualità alla scuderia Renault. Ma anche e soprattutto in Ferrari si scruta l'orizzonte, si valuta la stagione che ormai sta per andare in archivio e si tira un bilancio complessivo per fare in modo che, finalmente, il prossimo possa essere l'anno buono per spodestare il binomio Hamilton-Mercedes dal trono.

In attesa di scoprire se il giovane e rampante Charles Leclerc potrà regalare qualche bella sorpresa ai tifosi ferraristi come nuovo portacolori della "rossa" al posto di Kimi Raikkonen, è inevitabile che anche nel 2019 da Maranello faranno affidamento sulla classe e sull'esperienza di Sebastian Vettel per tornare finalmente a primeggiare in Formula 1.

Per il campione tedesco, anche quest'annata ha rispecchiato un po' quanto accaduto nella precedente: una partenza fulminea, un ottimo avvio creando ben più di qualche affanno alla Mercedes, ma poi una seconda parte di stagione da dimenticare, con i rivali di sempre che per l'ennesima volta hanno staccato la scuderia italiana, andando a fare incetta di titoli iridati.

Proprio Vettel, parlando del futuro durante le consuete interviste che anticipano il weekend del Gran Premio di Abu Dhabi, ha voluto lanciare una serie di input alla Ferrari, affinché si possa lavorare ad una monoposto costantemente veloce e competitiva su tutti i tracciati, che finalmente possa evitare di vedere per l'ennesima volta le "frecce d'argento" battere il team di Maranello in entrambe le classifiche mondiali.

Vettel: "La velocità decide i campionati"

Non è stato un attacco con vena polemica l'avvertimento che Sebastian Vettel ha voluto lanciare alla Ferrari da Abu Dhabi. Il 4 volte campione del mondo, infatti, ha provato ad analizzare lucidamente quanto accaduto durante la stagione, sottolineando che per il "cavallino rampante" sarà necessario approntare un "pacchetto più forte" che permetta alle vetture italiane di essere in grado di competere per tutto l'anno per il mondiale.

Infatti, per il driver tedesco, se è vero che la sua monoposto in alcuni Gran Premi ha fornito delle prestazioni molto positive, è pur vero che ci sono state diverse occasioni in cui ha accusato qualche battuta a vuoto soprattutto in termini di velocità, e proprio questo sarebbe stato il principale difetto del team italiano.

Dunque, per l'ennesima volta, Sebastian Vettel ha dovuto ammettere che in Mercedes hanno avuto quel qualcosina in più in termini di velocità che gli ha dato l'opportunità di confermarsi ancora una volta campioni. Ma il pilota tedesco - oltre ad affermare che darà il massimo per vincere domenica sulla pista di Yas Marina - ha voluto evidenziare la grande motivazione che c'è in Ferrari per "salire quell'ultimo gradino" che permetterà alle monoposto italiane di poter fare una volta per tutte la differenza, nella speranza che il prossimo finale di stagione di Formula 1 possa essere ben diverso, e soprattutto più trionfante, rispetto a quello attuale.