Dopo un’altra stagione iniziata con grandi premesse ma finita nell'anonimato, Moreno Moser ha deciso di cercare il rilancio in una realtà più piccola. Il corridore trentino ha lasciato la Astana e il World Tour per accettare la proposta della Nippo Fantini, la squadra Professional italo giapponese dove spera di trovare le condizioni giuste per tornare ad esprimersi ad alti livelli con più continuità. Moser fu protagonista di un esordio pirotecnico, conquistando cinque vittorie con numeri da campione nella sua prima annata da professionista, il 2012, facendo sognare una carriera che poi invece non è mai sbocciata del tutto.

Dopo la Strade Bianche il buio

Anche l’inizio del 2013 aveva visto in Moreno Moser il talento più scintillante della nuova generazione in Italia e non solo. Il trentino aveva vinto la Strade Bianche davanti a Sagan, Nocentini e Cancellara, un successo che sembrava aprirgli le porte anche alle classiche monumento.

Invece imprevedibilmente la sua carriera si è bloccata, forse per un carico eccessivo di pressioni ed aspettative per via di quel cognome pesante e di quelle prime vittorie così brillanti, o per degli errori di preparazione e di scelte di programmi. Moser è diventato un oggetto misterioso, segnando appena due vittorie negli ultimi cinque anni, due lampi al Giro d’Austria e al Trofeo Laigueglia in mezzo al nulla o quasi.

Il neo corridore della Nippo ha esternato tutte le difficoltà che ha vissuto in questi anni, senza riuscire a capire il motivo che gli ha impedito di ripetere i successi degli esordi. “Mi piace un sacco allenarmi e affrontare tutti i sacrifici che comporta questo lavoro, ma se dopo tutto non sei al livello che vorresti andare in gara diventa un incubo” ha dichiarato Moser a Tuttobiciweb.

‘Ho sempre fatto il professionista’

Il corridore della Nippo ha respinto l’idea che è circolata nel mondo del ciclismo a proposito del crollo del suo rendimento, quella di una scarsa attitudine ai sacrifici e al lavoro. “Il mondo del Ciclismo per certi aspetti è limitato. Se hai talento e non vai forte significa che non ti sei allenato abbastanza o non fai la vita del corridore.

La verità è che ho sempre fatto il professionista” ha ribadito Moser, che non ha trovato una risposta ai risultati deludenti degli ultimi anni.

Il trentino è convinto di poter voltare pagina nella Nippo, una realtà più piccola che lo metterà al centro del progetto e con cui potrà andare a caccia di risultati più abbordabili per ricostruire la fiducia e ricominciare a crescere. ‘Il cambio di squadra mi stimola moltissimo, qualcuno lo riterrà un passo indietro ma mi ci voleva” ha spiegato Moser.