Ormai ad una ventina di giorni dall’inizio della stagione 2019 il mondo del Ciclismo ricomincia a assaporare il gusto della sfida agonistica e a chiedersi quali saranno i grandi protagonisti del nuovo anno. Al gioco dei pronostici sulla prossima stagione ha partecipato anche uno dei decani tra i tecnici, Giuseppe Martinelli, che resterà alla Astana. Il direttore sportivo bresciano ha dato delle risposte chiare su quanto si aspetta dal 2019, bocciando nettamente Geraint Thomas, mettendo Froome e Dumoulin davanti a tutti nelle corse a tappe e dando delle indicazioni interessanti sui nomi nuovi da seguire.

Martinelli: ‘Sky sarà ancora la più forte’

Da oltre trent’anni Giuseppe Martinelli è uno dei tecnici più vincenti del ciclismo professionistico, soprattutto per le grandi corse a tappe. Il bresciano, ora sull’ammiraglia della Astana, ha guidato al successo generazioni di campioni, da Marco Pantani ad Alberto Contador e Vincenzo Nibali, passando per Fabio Aru e Damiano Cunego. Dall’alto della sua trentennale carriera Martinelli ha espresso le sue previsioni e i suoi pronostici su quanto potrà succedere nell’ormai imminente stagione 2019.

Per le corse a tappe il tecnico della Astana ha scelto Chris Froome e Tom Dumoulin, che il prossimo anno punteranno rispettivamente al Tour de France e al Giro d’Italia.

“Hanno qualcosa più di tutti e a favore di Froome gioca il fatto di avere Sky alle spalle” - ha riferito Martinelli alla Gazzetta dello Sport. Il ds bresciano ha esternato un misto di ammirazione e stizza per la netta supremazia dello squadrone britannico in un settore, quello dei grandi giri, che è anche il suo. “Sky sarà ancora il team più forte, sono più avanti di tutti, con tutto.

Con i materiali sono imbattibili: hanno il meglio in assoluto. Si, sono un po’ invidioso” - ha dichiarato Martinelli, che si è detto sicuro del futuro della squadra a dispetto dell’addio dello sponsor.

‘Viviani punti sulla strada’

Per le altre corse Martinelli si aspetta una grande stagione da Valverde, che tornerà al Giro d'Italia, la conferma di Sagan nelle classiche ed ha dato un consiglio chiaro ad Elia Viviani: “Punti tutto sulla strada” - ha dichiarato il ds bresciano, anche se a meno di due anni da Tokyo 2020 difficilmente il campione d’Italia si lascerà perdere l’occasione di mettersi al collo altre medaglie su pista approfittando anche di un programma a lui più favorevole grazie al reinserimento dell’americana.

Tra i giovani emergenti Martinelli ha lanciato Egan Bernal tra i possibili vincitori del Giro d'Italia, dando però anche una grande speranza più a lungo termine al ciclismo azzurro. “Segnatevi il nome di Andrea Piccolo” - ha dichiarato il tecnico della Astana riferendosi allo juniores della Lvf che ha conquistato il bronzo ai Mondiali a cronometro. Ai suoi ex corridori Nibali e Aru, Martinelli ha solo fatto un augurio: “Vincenzo merita un anno tranquillo e con fortuna, a Fabio auguro che si ritrovi” - ha affermato il tecnico prima di lasciarsi andare anche alla previsione sul flop del 2019: “Thomas ha vinto il Tour sul velluto ma credo sia stato un fuoco di paglia” - ha concluso Martinelli. Il gallese del Team Sky non ha ancora chiarito ufficialmente quale sarà il suo programma di corse.

Intanto, però, la vittoria al Tour gli ha portato in dote una moltitudine di impegni che lo hanno costretto a rallentare notevolmente la preparazione e a presentarsi al primo ritiro pre stagionale con diversi chili di troppo, un motivo in più per dare credito alle perplessità di Martinelli sulla sua riconferma.