Sarà una Tirreno Adriatico molto rinnovata nel percorso e negli equilibri strategici quella che andrà in scena nel prossimo mese di marzo. La Corsa dei due mari, confermatissima nel calendario World Tour, è stata presentata stamani a Recanati, rendendo omaggio alla regione Marche che è sempre grande protagonista dell’evento. Il tracciato disegnato da RCS Sport manterrà invariata la partenza da Lido di Camaiore e l’arrivo finale a San Benedetto del Tronto, ma con tante novità nelle restanti cinque tappe. Non ci sarà infatti il classico arrivo in salita che negli anni scorsi aveva dato una svolta alla classifica generale, ma due tappe caratterizzate da una bella sequenza di muri e un’altra frazione mossa, lasciando un paio di occasioni per i velocisti.

Una Tirreno aperta e senza montagne

La Tirreno Adriatico 2019, che scatterà il 13 marzo, è stata presentata nell’Aula Magna del comune di Recanati, la città di Giacomo Leopardi, che sarà protagonista di una delle tappe più attese della corsa. Il via sarà ancora dalla Toscana con l’ormai classica cronosquadre di Lido di Camaiore e con una frazione mossa a Pomarance, dove nel 2017 vinse Geraint Thomas. Poi ci si sposterà in Umbria e nelle Marche con un tracciato più rinnovato, senza grandi montagne e veri arrivi in salita come nelle scorse edizioni quando la corsa salì al Terminillo e a Sassotetto. Stavolta la Tirreno Adriatico si presenterà con un volto più aperto, con tappe caratterizzate dai tipici muri marchigiani prima del classico finale con la crono individuale di San Benedetto del Tronto, vinta un anno fa da Rohan Dennis.

Anche gli abbuoni potrebbero rappresentare un fattore decisivo in una classifica che dovrebbe essere cortissima.

Ecco il percorso della Tirreno Adriatico 2019.

13 marzo, 1° tappa Lido di Camaiore 21.5 km (cronosquadre). La Tirreno partirà con la stessa cronosquadre degli anni scorsi caratterizzata da lunghi rettilinei pianeggianti sul lungomare tra Lido di Camaiore e Forte dei Marmi. Negli ultimi tre anni qui ha sempre dominato la BMC.

14 marzo, 2° tappa Camaiore – Pomarance 189 km.

Percorso mosso, con le salite di Castellina Marittima, Montecatini val di Cecina e Volterra prima dell’ascesa finale di Pomarance con qualche muretto intervallato da tratti in falsopiano.

15 marzo, 3° tappa Pomarance – Foligno 224 km. Frazione lunga che attraversa il senese per arrivare in Umbria. Passo del Rospatoio e La Foce sono i Gpm di giornata, nella fase iniziale centrale del percorso. L’arrivo a Foligno dovrebbe favorire i velocisti.

16 marzo, 4° tappa Foligno – Fossombrone 223 km. Altra tappa dal chilometraggio ampio, ma più impegnativa di quella precedente. Si attraversa l’Appennino Umbro Marchigiano, con una seconda metà del percorso contrassegnata da diversi muri. Dopo il Gpm di Monteguiduccio si salirà per due volte al Muro dei Cappuccini, l’ultima a 5,7 km dal traguardo.

17 marzo, 5° tappa Colli al Metauro – Recanati 178 km. È la seconda delle frazioni con i muri marchigiani. Dopo Loreto, a circa 80 km dall’arrivo, si affronta un circuito di 22 km da ripetere per tre volte. Ad ogni passaggio si scaleranno due muri, il più vicino al traguardo con pendenze sul 18%.

18 marzo, 6° tappa Matelica – Jesi 195 km. L’ultima frazione in linea è dedicata ai velocisti, anche se la prima parte del tracciato è molto mossa. Il finale è con un circuito pianeggiante di 12 km da fare per tre volte.

19 marzo, 7° tappa San Benedetto del Tronto (cronometro individuale) 10,1 km. La Tirreno Adriatico si conclude con la stessa crono degli anni scorsi, sul circuito che un anno fa vide la vittoria di giornata di Rohan Dennis e incoronò Michal Kwiatkowski nella classifica generale.