Dillian Whyte vuole la chance mondiale e, nel contempo, la rivincita contro Anthony Joshua che lo sconfisse per k.o nel 2015 infliggendogli l'unica battuta d'arresto della sua carriera. Il pugile giamaicano naturalizzato britannico lo ha urlato in faccia al diretto interessato, lo scorso 22 dicembre alla Greenwich Arena, dopo aver messo k.o Dereck Chisora. Nella circostanza lui e Joshua si erano trovati faccia a faccia, il campione mondiale gli aveva spiegato che il suo obiettivo sarebbe stato il match di riunificazione contro Deontay Wilder, ma se questo fosse saltato, allora non ci sarebbero stati dubbi sul rematch con Whyte.
Le settimane sono trascorse, le possibilità che Joshua affronti Wilder sono scarsissime visto che quest'ultimo è interessato esclusivamente al rematch contro Tyson Fury al quale il WBC ha già dato il suo nulla osta. Nel contempo, però, non salgono le quotazioni della possibile sfida tra Joshua e Whyte del 13 aprile, anzi le indiscrezioni che il combattimento in questione (già fissato dallo staff di Joshua la scorsa estate contro avversario ancora da decidere, ndr) possa essere sostituito da un altro evento pugilistico con Joshua intenzionato a combattere in America, non sono mai state smentite da Eddie Hearn.
Dillian Whyte è andato su tutte le furie e, intervistato da 'The Sports Bar', ha inveito duramente contro Joshua. Qualche giorno fa, invece, aveva escluso categoricamente la possibilità di affrontare il campione mondiale dei pesi massimi leggeri, Oleksandr Usyk, qualora quest'ultimo decida di salire di categoria.
'Credo che AJ voglia affrontarmi, ma non il suo team'
Se Joshua riunucia al match di Wembley e combatte negli States - in questo caso l'avversario probabile sarebbe Jarrell 'Big Baby' Miller - allora il tentativo di scalata di Dillian Whyte ad un titolo mondiale si complica. "AJ sta forse pensando di avere combattimenti facili con pugili mediocri con cui fare un sacco di soldi", dice Whyte tra i denti e ricorda la notte sul ring di Greenwich, quando ha sfidato pubblicamente Joshua.
"L'ho chiamato perché pensavo che avrebbe accettato la sfida, ma sono rimasto deluso dalla sua risposta. Wilder non combatterà contro di lui perché sta pensando a Tyson Fury. Alla fine credo che AJ voglia combattere contro di me, ma non credo che lo voglia il suo team". In realtà la scelta di Joshua di rinunciare a Wembley e sbarcare in America ha un senso, sulla scia dell'incredibile successo mediatico avuto dal combattimento tra Wilder e Fury terminato in parità. Il possibile avversario, Jarrell Miller, è un pugile imbattuto e potrebbe rappresentare un buon banco di prova, certamente più di Whyte che è stato già messo al tappeto dal campione mondiale dei pesi massimi in un match non valido per il titolo.
Non crediamo che Dillian Whyte sia un avversario appetibile per AJ in questo momento.
Il parere su Oleksandr Usyk
Al contrario, Whyte farebbe bene a concentrarsi su una sfida che potrebbe far salire ulteriormente le sue chances di sfidante mondiale in caso di vittoria. Contro avversari di spessore, certamente Luis Ortiz ed il citato Oleksandr Usyk sono tra questi. Sull'ucraino, campione del mondo indiscusso dei pesi massimi leggeri che molte indiscrezioni vorrebbero sul punto di passare tra i pesi massimi, è stato abbastanza impietoso. "Usyk è un buon pugile, ma nessuno lo conosce. Non sarebbe un buon combattimento per me, il grande pubblico non lo guarderebbe neanche". In realtà affrontare un pugile dal talento di Usyk e, magari, ottenere una vittoria, farebbe salire decisamente le sue quotazioni.
L'ucraino non ha nascosto le sue intenzioni di volere una chance mondiale contro Joshua, la stessa che vuole Dillian Whyte. In caso di successo, eliminerebbe dal suo cammino un pericoloso rivale, ma il britannico sembra proprio non considerare la cosa quando afferma che "lì fuori ci sono cinque pugili per me e si chiamano Anthony Joshua, Deontay Wilder, Tyson Fury, Dominic Breazeale e Jarrell Miller". Già, proprio Miller che pochi giorni dopo è stato definito un 'pugile mediocre' nel caso in cui Joshua decida di mettere in palio i suoi titoli contro di lui. Forse Dillian Whyte ha bisogno di chiarire un pò le idee.