Dillian Whyte a questo punto merita la chance mondiale e si 'prenota' per il 13 aprile, giorno in cui Anthony Joshua dovrebbe mettere in palio a Wembley le sue quattro cinture dei pesi massimi (Super WBA, IBF, IBO e WBO). Il condizionale è d'obbligo, perché le ultime notizie vorrebbero il campione del mondo interessato a sbarcare in America, con l'intenzione di cavalcare la scia del grande successo mediatico avuto dal match tra Deontay Wilder e Tyson Fury, valido per il titolo mondiale dei pesi massimi versione WBC e terminato con un verdetto di parità.

Whyte è noto per essere una 'testa calda', pugilisticamente non è un adone, ma è certamente un grande combattente. Ieri sera, dopo aver messo k.o in 11 round Derek Chisora difendendo vittoriosamente il suo titolo silver WBC, si è letteralmente scagliato (verbalmente) contro Joshua che era a bordo ring alla O2 Arena di Greenwich, autoinvitandosi al combattimento del 13 aprile.

Whyte vs Chisora, vince la freschezza del campione silver

Tra Whyte e Chisora, come noto, si trattava di un rematch. Il 10 dicembre di due anni fa, alla Manchester Arena, Whyte era stato premiato da un verdetto non unanime al termine di 12 round combattuti ad altissimi ritmi. Si sa come nella boxe una 'split decison' possa essere soggetta ad interpretazioni, ma il colosso britannico di origine giamaicana ha voluto sgomberare il campo da ogni ombra di dubbio.

Non che sia stato semplice ieri sera, se consideriamo che prima del fatale atterramento alla penultima ripresa, Chisora era in vantaggio su due cartellini dei giudici nonostante avesse subito una penalità. L'avvio del combattimento è stato favorevole a Whyte che si è mosso bene sul quadrato piazzando anche un paio di colpi con il destro sicuramente sentiti dal rivale.

Poi Chisora ha preso le misure, mettendolo sotto pressione: nel terzo e quarto round è andato a segno in maniera precisa, impedendogli una reazione e costringendolo a boxare da distanza ravvicinata. Una tattica che si è protratta per diverse riprese e che sembrava vincente. Strategia utile, ma alla lunga sfiancante: nell'ottavo round Chisora ha iniziato ad accusare una certa fatica ed ha piazzato un paio di colpi poco ortodossi, ignorando i richiami dell'arbitro che alla fine gli ha sottratto un punto con un richiamo ufficiale.

Nelle due riprese successive, consapevole di essere in vantaggio ai punti, ha tentato di rifiatare, ma Whyte è sembrato decisamente più fresco ed in netta risalita. L'undicesimo round si è aperto con un altro colpo scorretto di Chisora, nuovamente sanzionato dall'arbitro. Una decisione che ha visibilmente innervosito il pugile zimbabwese naturalizzato britannico e lo ha portato ad una fatale distrazione: Whyte è entrato con un tremendo gancio sinistro che lo ha steso al tappeto senza alcuna possibilità di ripresa. Dereck Chisora ha messo un pò di tempo prima di rialzarsi e tornare all'angolo, anche dopo la fine del match. Un pò di preoccupazione, ma in seguito è apparso lucido.

Whyte indica Joshua: 'Let's go!'

Nella sua intervista a fine combattimento, dopo aver commentato la sua prestazione, Dillian Whyte si è rivolto direttamente ad Anthony Joshua a bordo ring, cercando anche di provocarlo. "Sono il numero uno e voglio quello str***o là", ha detto indicando il campione del mondo. Joshua ha raggiunto le corde replicando con toni molto pacati. "Dillian, dimentichiamo quello che è accaduto in passato, adesso siamo entrambi a livello mondiale". Il riferimento è al rissoso combattimento che si è disputato tre anni fa sullo stesso ring, vinto per k.o da Joshua alla 7^ ripresa e valido per il titolo del Commonwealth dei pesi massimi e per il titolo internazionale WBC. "Sappiamo come vanno le liste - ha aggiunto - ma se c'è qualcuno che merita un'occasione quello sei tu.

Il mio obiettivo è Deontay Wilder, ma il mio prossimo avversario se non è lui, è Dillian Whyte". Stando alle parole di Joshua, pertanto, il combattimento del 13 aprile sembra confermato, anche se nella boxe come in qualunque sport se non c'è ufficialità si parla sempre di ipotesi più o meno probabili. In realtà per Whyte, campione silver WBC, ci sarebbe una vita più tortuosa per arrivare ad un combattimento iridato ed è quella prospettata dai vertici del World Boxe Council. Nell'attesa che si concretizzi il rematch tra Wilder e Fury, Whyte potrebbe combattere contro lo sfidante numero uno nella lista della federazione, stiamo parlando di Dominic Breazeale che a poche ore di distanza dal match tra Whyte e Chisora, dall'altra parte dell'oceano, ha messo k.o in 9 round il portoricano Carlos Negron.

Il vincitore di questa sorta di 'semifinale' affronterebbe poi il campione del mondo WBC. Ma il combattivo Dillian preferisce certamente la via più breve e, oltretutto, con Joshua ha sempre dichiarato di avere un conto aperto visto che quest'ultimo gli ha inflitto l'unica sconfitta della sua carriera.