Non fa drammi Gian Carlo Minardi al termine del primo Gran Premio della stagione 2019 di Formula 1 che, in Australia, ha visto la Mercedes ancora una volta davanti a tutti con Bottas vincitore e Hamilton in seconda posizione. Su tutti, però, ha fatto discutere il 4° e 5° posto delle Ferrari di Vettel e Leclerc, apparse decisamente lontane dalle prestazioni delle "frecce d'argento". L'imprenditore di Faenza, nell'analisi del post-gara che come di consueto pubblica sul suo sito ufficiale, inizialmente ha un po' stroncato la scuderia di Maranello, affermando che evidentemente, alla luce di quanto accaduto a Melbourne, i risultati dei test invernali di Barcellona non erano affatto veritieri.

Nonostante ciò, lo storico fondatore del team Minardi ha anche evitato di dare giudizi affrettati sulle "rosse", augurandosi innanzitutto che quanto verificatosi nella prima gara stagionale "non sia la realtà", e ricordando che il tracciato dell'Albert Park è piuttosto particolare, poiché presenta numerosi dossi che spesso tendono ad alterare il lavoro delle sospensioni. Allo stesso tempo, il manager faentino ha affermato che sulle performance delle monoposto ha inciso anche l'anomalo comportamento degli pneumatici con usure inattese e la sorprendente resa della mescola più dura.

Dunque per Gian Carlo Minardi nessuna bocciatura alla Ferrari, rimandata al Bahrain, definito "termometro più realistico" dei rapporti di forza in pista, anche alla luce delle temperature molto alte che potrebbero far emergere dei problemi.

Ampliando la portata del suo ragionamento, l'imprenditore 71enne ritiene che la principale differenza tra Mercedes e Ferrari sia principalmente nella power-unit e nella capacità di gestione della potenza. Ad ogni modo, in vista del prossimo impegno del 31 marzo, ha comunque avvisato il team italiano: "La debacle di domenica dovrà far meditare".

Minardi difende Ricciardo: 'Faccio fatica a comprendere certe critiche'

L'analisi del manager di Faenza prosegue guardando anche alle prestazioni di altri piloti. In particolare ha voluto soffermarsi su Daniel Ricciardo, criticato dal direttore generale della Renault, Abiteboul, per la prova opaca offerta al Gran Premio d'Australia, culminata in un ritiro.

Minardi, infatti, ha affermato che gli vien da ridere quando prova a riflettere su determinati giudizi dati dopo appena una corsa ad un pilota che in questi ultimi anni ha dimostrato di essere capace di ottenere "risultati di tutto rispetto". Allo stesso tempo, ha consigliato alla scuderia francese di guardare soprattutto alle difficoltà palesate dal suo motore, soprattutto se messe a confronto con le performance positive dei diretti avversari della Honda. A tal proposito, si è complimentato con i motoristi giapponesi (giunti terzi con la Red Bull di Verstappen) che, dopo aver sofferto tanto nelle ultime stagioni, hanno mostrato di essere piuttosto concreti.

Infine un passaggio su Lance Stroll, giunto nono a Melbourne alle spalle di Raikkonen.

Gian Carlo Minardi ha rimarcato l'ottimo risultato raggiunto dal driver della Racing Point che, a differenza del compagno di squadra Perez, ha condotto una gara regolare senza commettere errori marchiani. Nonostante ciò, il fondatore della Minardi pensa che per il 20enne canadese sarà dura scrollarsi di dosso "l'etichetta di pilota pagante", anche se a suo parere ha le caratteristiche giuste per essere costantemente un protagonista della Formula 1.