Valtteri Bottas in versione "The Hammer" stravince il Gran Premio d'Australia, primo appuntamento della stagione 2019 di Formula 1. Il pilota della Mercedes ha dimostrato fin dai primi giri di essere in una condizione smagliante, sopravanzando al via il ben più titolato compagno di squadra Lewis Hamilton, e scappando soprattutto grazie ad un'ottima gestione degli pneumatici che gli ha consentito di restare in pista più a lungo mentre i diretti rivali effettuavano il pit-stop. Il numero 77 delle "frecce d'argento" ha inanellato costantemente degli ottimi tempi cronometrati, aggiudicandosi anche il giro più veloce della corsa e, in base al nuovo regolamento, anche un punto aggiuntivo in classifica mondiale.

Hamilton, invece, dopo il cambio gomme non è riuscito a tenere il ritmo forsennato di Bottas, dovendosi "accontentare" della seconda posizione, tenendo a debita distanza un arrembante Max Verstappen. Quest'ultimo (scattato al via dalla quarta posizione) ha beneficiato del pit-stop per avvicinare e sopravanzare un opaco Sebastian Vettel, andando così a conquistare il terzo posto e, soprattutto, il primo podio per la Honda da quando è iniziata l'era dell'ibrido.

Decisamente deludente la prestazione della Ferrari, con un Sebastian Vettel un po' troppo sulla "difensiva" che, in particolar modo nella seconda parte del Gran Premio d'Australia, non è mai riuscito ad impensierire gli avversari, subendo anche la rimonta dell'altro ferrarista, Charles Leclerc che, dopo essersi portato a ridosso del campione tedesco, per ordini di scuderia ha alzato il piede, accodandosi al quattro volte campione del mondo e "scortandolo" così fino alla bandiera a scacchi.

Per quanto riguarda la top-ten, alle spalle di Bottas, Hamilton, Verstappen, Vettel e Leclerc si è piazzato un ottimo Magnussen con la Haas-Ferrari, davanti alla Renault di Hulkenberg (settimo, mentre Ricciardo si è ritirato), quindi l'ex pilota del "cavallino rampante" Kimi Raikkonen che, al debutto con l'Alfa Romeo-Racing, è subito entrato in zona punti grazie ad una buona ottava posizione.

Bella rimonta di Lance Stroll che è riuscito a tagliare il traguardo al nono posto con la Racing Point-Mercedes davanti a Daniil Kvjat, il quale è stato capace di tenersi dietro la Red Bull di un insufficiente Gasly. Poco esaltante la performance dell'italiano Antonio Giovinazzi che, a bordo dell'Alfa Romeo, è apparso piuttosto insicuro e poco concreto, terminando la corsa al 15° posto.

Bottas: 'La mia miglior gara di sempre'

Felicissimo e quasi incredulo Valtteri Bottas al termine del Gran Premio d'Australia che ha dominato in lungo e in largo. Il driver finlandese, infatti, subito dopo la competizione si è detto piuttosto sorpreso di quanto accaduto, riconoscendo che questa, ad oggi, è stata la sua miglior gara in carriera. Un bel modo per il pilota della Mercedes di aprire la stagione dopo un 2018 piuttosto avaro di soddisfazioni e privo di successi, essendo stato relegato dal suo team a "fido scudiero" di Hamilton nella lotta al titolo con Vettel.

Il campione del mondo in carica è stato piuttosto diplomatico, complimentandosi dapprima con il compagno di squadra, definendolo "fantastico", e poi con tutta la sua scuderia per la prima doppietta di quest'anno.

Al contempo, però, il fuoriclasse inglese ha rivelato che dovrà confrontarsi con i suoi ingegneri per capire bene qual è stato il motivo che gli ha impedito di tenere il passo di Bottas, aggiungendo che dal prossimo Gran Premio dovrà certamente migliorare.

Contento Max Verstappen che ha consentito alla Honda di tornare sul podio della Formula 1 dopo diversi anni di digiuno. Il driver olandese ha riconosciuto che il sorpasso su Vettel (per niente facile sul circuito di Melbourne) è stata la chiave di volta per agguantare il 3° posto, mentre per quanto riguarda l'attacco a Hamilton ha rivelato che non gli è stato possibile avvicinare abbastanza l'avversario per cercare di sopravanzarlo.

Musi lunghi e già qualche dubbio in casa Ferrari dopo una prestazione tutt'altro che convincente.

Sebastian Vettel ha smentito di aver avuto problemi alla power unit (si era vociferato di un presunto ritardo nella risposta del turbocompressore), rivelando di aver sofferto soprattutto per l'usura degli pneumatici, mentre la vettura "non era così male" e il motore non ha accusato alcuna battuta a vuoto. Charles Leclerc non ha risparmiato una frecciatina alla squadra, dicendo che aveva certamente un passo migliore rispetto al campione tedesco, ma di aver dovuto rinunciare ad attaccarlo perché il team "mi ha detto di congelare le posizioni". Il giovane monegasco ha obbedito, ma con queste dichiarazioni ha voluto subito mettere in chiaro di poter essere competitivo alla stregua di Vettel.